Il Comune di Sassari ha pubblicato un nuovo bando per assegnare cinque alloggi in housing sociale, e contemporaneamente ha rivisto i parametri per poter presentare le richieste.
In sostanza, è stato rivisto il tetto di reddito che limita l’accesso all’housing sociale, in modo da aumentare la platea dei potenziali beneficiari.
Il reddito minimo imponibile complessivo del nucleo familiare deve essere non inferiore a 23mila euro e il valore Isee non oltre i 40mila euro.
Confermati invece gli altri criteri, a iniziare dalla scelta fatta dall’amministrazione Mascia sin dall’insediamento di privilegiare chi abita a Sassari ma non è residente nel centro storico, “per favorire il processo di rigenerazione sociale della città vecchia che passa dalla possibilità di restituire alla parte più antica di Sassari la sua originaria funzione residenziale”, come spiega l’assessora delle Politiche abitative, Patrizia Mercuri.
Quattro appartamenti sono già stati assegnati con un precedente bando, selezionando in base ai requisiti i beneficiari fra le 25 candidature arrivate negli uffici comunali per aggiudicarsi un alloggio al corso Vittorio Emanuele.
Proprio in base ai riscontri avuti con queste richieste gli uffici delle Politiche abitative hanno deciso di ritoccare i parametri di accesso alla misura, ampliando la platea dei concorrenti alla cosiddetta “fascia grigia”, rappresentata da coloro che posseggono un reddito troppo basso per accedere al mercato libero, ma superiore a quello previsto per beneficiare dell’edilizia residenziale popolare.
“È la prima volta che il Comune interviene per sostenere il diritto all’abitare di quella fascia di cittadini che rischia l’esclusione sia dall’assegnazione degli alloggi popolari, sia dalla possibilità di usufruire di un contratto di locazione a canone calmierato – dichiara il sindaco Giuseppe Mascia – anche grazie a questo elemento, che ci permette di ridefinire il concetto di fascia grigia a Sassari, contiamo di dare concretezza al primo progetto pubblico di housing sociale in città”.