I 60 anni del Festival Pontino, musica e grandi ospiti

Cifra tonda nel 2024 per il Festival Pontino di Musica che festeggia la sua 60esima edizione, dal 6 al 29 luglio a Sermoneta e in altri luoghi di grande bellezza della provincia di Latina come l’Abbazia di Valvisciolo, il Chiostro di Sant’Oliva a Cori, Palazzo Caetani e Parco di Pantanello a Cisterna di Latina. La rassegna, organizzata dal Campus Internazionale di Musica di Latina, si apre il 6 luglio all’Abbazia di Valvisciolo alle 20.30 con il clarinetto di Calogero Palermo primo clarinetto dell’Orchestra della Tonhalle di Zurigo e il Quartetto Eos nei Quintetti per clarinetto e archi di Mozart e Brahms.

Fino a fine mese sarà un susseguirsi di concerti che affiancano grandi interpreti internazionali, molti anche docenti dei Corsi di perfezionamento di Sermoneta, a giovani talenti in ascesa. Fra i grandi ospiti, il violoncellista Giovanni Gnocchi il 20 luglio e in un Trio d’eccezione con il violinista Marco Rizzi e Andrea Lucchesini al pianoforte il 28. Torna il duo Francesco D’Orazio-Gianpaolo Nuti violino e pianoforte (21 luglio), che ha abituato il pubblico pontino a viaggi musicali dal classico al Novecento. Il 13 luglio sarà la volta del sassofonista Claude Delangle. Numerose prime esecuzioni assolute si potranno ascoltare durante le giornate degli Incontri Internazionali di Musica Contemporanea il 7 e 8 luglio a Sermoneta. Un omaggio particolare sarà riservato a Goffredo Petrassi, presidente onorario del Festival per molti anni, di cui nel 2024 cadono i 120 anni della nascita: non solo con il concerto di sue musiche di Mdi Ensemble, fra le migliori formazioni italiane dedita al repertorio contemporaneo, ma anche con la presentazione del progetto sul carteggio Goffredo Petrassi-Massimo Mila, cui il Campus sta lavorando in collaborazione con la Fondazione Paul Sacher di Basilea per una prossima pubblicazione. Ad arricchire la programmazione del Festival i concerti “Giovani artisti dal mondo”, protagonisti gli allievi dei corsi di Sermoneta, che ogni anno animano con la loro musica l’ antico borgo.

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