I 70 anni dei cori di Nuoro rivivono in un docufilm

Settant’anni di storia dei cori di Nuoro, tra identità, socialità, passione e arte rivivono nel docufilm ‘Nuoro, la città che IN-CANTA’ firmato dalla regista Valeria Polimene e destinato a diventare un punto di riferimento per il mondo della coralità sarda.

Un lavoro che si propone come biglietto da visita di Nuoro e della Sardegna e che racconta quanto sia sentito e vissuto nell’Isola il fenomeno del coro, tanto a livello culturale che nel contesto sociale, soprattutto per il suo grande potere aggregante.

Il docufilm parte dalla storia dei dieci cori cittadini nei 70 anni di vita, vissuta parallelamente alla storia della città che li ospita.

A mettersi a nudo sono i cori di Nùoro, Barbagia, Amici del Folklore, Ortobene, Grazia Deledda, Su Nugoresu, Nugoro Amada, Canarjos, Bendas e Su Redentore, che raccontano il proprio percorso e la passione che permea quest’arte musicale.

Le immagini aeree che li accompagnano nel racconto sono delle pietre preziose che ritraggono Nuoro insieme ai suoi scorci e documentano un viaggio appassionante nella città. Con le iscrizioni ai concorsi e le partecipazioni ad eventi culturali che mettono a confronto etnie diverse, le varie voci dei cori spiegano come siano diventati un ponte dell’arte canora tra la Sardegna e altri mondi, raggiungendo anche i numerosi emigrati sardi sparsi in diversi continenti.

L’opera firmata da Valeria Polimene – patrocinata da Isre e Comune di Nuoro e finanziata dalla Fondazione di Sardegna – sarà presentata in anteprima dall’Associazione Culturale Turulia60, il 27 settembre alle 20, all’auditorium del Museo del costume.

Mentre la prima si terrà con ingresso libero il 12 ottobre, stesso luogo e stessa ora.

“E’ una vetrina importantissima per i cori di Nuoro che uniscono la bellezza delle loro voci a quella dei costumi, dei luoghi che raccontano e della loro lingua – spiega all’ANSA la regista – Abbiamo scelto che tutte le comparse e le maestranze fossero del luogo proprio perché ne carpissero la profondità della nostra identità. Spero che questo lavoro arrivi ai concorsi per documentari del Mediterraneo, ma anche in tutte le case dei sardi e dei circoli nel mondo”.

“Un efficace lavoro di ricerca sul campo – sottolinea il presidente dell’Irse Stefano Lavra – , con studio e documentazione sulla unicità della coralità nuorese. Mette insieme la storia e la vivacità culturale delle associazioni corali di Nuoro negli ultimi 70 anni, espressione autentica della coralità di ispirazione popolare del capoluogo che dialoga con la città, con le comunità sarde e, a livello internazionale, apprezzata anche oltre mare”, scrive Maria Giovanna Fossati per l’Ansa.

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