I deputati sudafricani hanno votato a favore della chiusura dell’ambasciata israeliana a Pretoria e della sospensione di tutte le relazioni diplomatiche fino a quando non sarà raggiunto un cessate il fuoco nella guerra tra Israele e Hamas a Gaza.
La risoluzione è in gran parte simbolica, ma spetterà al governo del presidente Cyril Ramaphosa decidere se implementarla.
Ramaphosa e gli alti funzionari del ministero degli esteri hanno criticato apertamente la leadership di Israele durante la sua devastante campagna militare contro Hamas nella densamente popolata Striscia di Gaza, chiedendo alla Corte Penale Internazionale di investigare su di loro per possibili crimini di guerra.
Il motivo dell’azione del governo sudafricano è da attribuire all’appoggio di lunga data del paese alla causa palestinese per lo stato di diritto nei territori occupati da Israele, accostando la situazione dei palestinesi a quella della maggioranza nera durante l’apartheid, un confronto che Israele nega vigorosamente.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che la risoluzione sudafricana è «un esempio di ipocrisia e mancanza di giustizia». La decisione sudafricana riflette la crescente pressione internazionale su Israele per porre fine al conflitto con i palestinesi e raggiungere una soluzione negoziata e duratura.