“Nessuno deve rimanere indietro”. Partendo dal motto lanciato dall’Agenda 2030 dell’ONU, l’Amministrazione comunale di Cagliari ha programmato una serie di interventi congiunti dedicati ai ragazzi tra i 14 e i 21 anni, che sono stati raccolti sotto il progetto ComuniTEEN.
L’iniziativa, che si snoderà lungo i quartieri di Marina, Piazza Yenne, Piazza Garibaldi, Is Mirrionis, San Michele, Sant’Elia e la Municipalità di Pirri, raccoglie una serie di attività legate all’ascolto attivo e alla partecipazione, alla messa a disposizione di luoghi e spazi dedicati, allo sviluppo di attività continuative e/o laboratoriali co-costruite e partecipate dai giovani aderenti.
A delineare le linee guide e i vari interventi che coinvolgeranno, oltre ai cittadini e alle cittadine, anche alcune associazioni del settore e ben tre assessorati comunali, nella Sala Retablo del Municipio, l’Assessora alla salute e benessere delle cittadine e dei cittadini Anna Puddu, affiancata dalle colleghe alla pubblica istruzione, sostegno allo studio e alla conoscenza Giulia Andreozzi e alla cultura, spettacolo e turismo Maria Francesca Chiappe. Presente anche la Presidente della Municipalità di Pirri, Maria Laura Manca.
“Con questo progetto – ha spiegato l’assessora Puddu – miriamo a promuovere il benessere dei ragazzi tra i 14 e i 21 anni mettendo in campo interventi integrati che possano contrastare la povertà educativa. Che ci preoccupa molto. Così come è motivo di allarme la violazione dei diritti internazionali, l’elevato tasso di giovani che sono esclusi dal circuito formativo e lavorativo. Abbiamo sollecitato interventi che integrassero le modalità tipiche gestite dai servizi perché ora serve un’azione inversa: tutti, servizi e partner, devono andare nei territori utilizzando canali di comunicazione diversi per ascoltare e intercettare i bisogno dei giovani e favorire modalità di contatto”.
Un lavoro in perfetta sintonia tra tutti i protagonisti con l’unica finalità di andare a toccare con mano le possibili fonti di disagio dei ragazzi e delle ragazze per intervenire tempestivamente. Come? Abbinando il lavoro sociale con quello in campo educativo e culturali in modo da offrire per prima cosa l’ascolto e poi tutta una serie di sviluppi utili ad ottenere il massimo coinvolgimento.
“E noi – ha concluso Anna Puddu, saremo accanto a tutte le associazioni in modo che il progetto sia dei quartieri, della comunità tutta e non solo dell’assessorato”.
“Un pensiero – la conferma di Giulia Andreozzi, pronta a fare la sua parte con l’assessorato di riferimento – che sposiamo in pieno sia per quanto riguarda gli interventi che si possono fare gli istituti scolastici di competenza comunale sia per le politiche giovanili. Il tutto finalizzato a favorire una partecipazione dei giovani alla vita della città, favorire livelli più elevati di istruzione e partecipare alle decisioni che vengono prese. Tutto questo avrà il massimo supporto dell’amministrazione. Interessante, poi, è la modalità dell’intervento perché vede la partecipazione di tanti soggetti diversi che operano in vari contesti territoriali ciascuno con la proprio competenze e in collaborazione con l’amministrazione”.
Un ruolo prezioso per la buona riuscita del progetto ComuniTEEN sarà affidato agli aspetti culturali dei quali si sta occupando l’assessorato di Maria Francesca Chiappe. “Quando si parla di politiche sociali e giovanili non si può non parlare di cultura perché le due cose sono assolutamente connesse. Il progetto che mira su diversi quartieri, mi spinge a concentrarmi su un nostro intervento che si concentra sulla Marina e che punta sull’inclusione culturale tra le diverse realtà. Va bene per i giovani ma anche per gli adulti. In questo contesto, i legami sociali positivi e inclusivi diventano una forma di contrasto a tutte le discriminazioni. E la Marina sarà un centro propulsore di incontro e integrazione sociale”.
Un’asse importante del progetto vedrà come protagonista anche la Municipalità di Pirri. “Esiste una certa sofferenza a Pirri che vede negli ultimi anni – il pensiero della Presidente della Municipalità Maria Laura Manca – uno scollamento tra i nostri giovani e il territorio con anche situazioni di devianza e di comportamenti che prima non conoscevano. Questa iniziativa mira a rendere i giovani protagonisti perché spesso e volentieri non sono in un percorso scolastico a causa della dispersione. E invece possiamo coinvolgerli solo con l’ascolto, con dei percorsi di accompagnamento e con un sistema integrato tra il pubblico e il privato affinché ci sia la consapevolezza delle proprie potenzialità”.