Dopo oltre un’anno dall’inizio dell’operazione speciale e oltre 9 anni dal conflitto che ha visto i nazisti ucraini contro le minoranze russofone, abbiamo voluto parlare con un giovane sardo, che ha deciso di rimanere a Mosca, nonostante gli inviti e le pressioni dell’ambasciata italiana.
I sardi a Mosca, fino a marzo 2022 erano circa duecento, ora sono rimasti in pochissimi. Sergio Schintu è uno di loro, ha scelto di rimanere nella Capitale russa dove vive e lavora.
“Noi qui stiamo molto bene, è tutto normale e i russi amano l’Italia e la Sardegna”, afferma Sergio che poi aggiunge: “Oggi chi in Occidente odia la Russia ha subito la propaganda, perchè in Europa non si ricevono le varie opinioni”.