I Wolfmother, stoner rock band australiana attiva da oltre vent’anni nel panorama mondiale, il cui sound è stato accostato a più riprese a miti rock come Led Zeppelin e Black Sabbath, tornano in Italia per una data ad alto contenuto di rock’n’roll: l’appuntamento è per domenica 4 agosto 2024 alla 64° edizione del Festival di Majano (inizio alle 21.30).
Quando intorno a marzo 2020 l’intero mondo si è fermato con l’inizio della pandemia, Andrew Stockdale dei Wolfmother non è rimasto di certo con le mani in mano. Infatti, proprio in quel periodo, è entrato nel suo studio per iniziare a registrare tutti gli strumenti del sesto album della band “Rock Out”. Con la salute mentale diventata uno dei problemi più dilaganti durante la pandemia, Stockdale ha utilizzato tutta la potenza e le proprietà curative del rock per farsi guidare nella creazione dell’album. Dopo aver terminato l’album in solitaria con delle tracce di batteria elettronica, il leader della band ha pensato a riregistrare il tutto in overdub: per farlo, Stockdale si è affidato all’aiuto di uno studente diciannovenne del secondo anno del SAE Institute di Byron Bay, al suo batterista, Hamish Rosser, e al suo bassista Alex McConnell.
Il sound dell’album prende spunto da storiche band come Cream e Deep Purple e si potrebbe dire che questo disco sia un inno ai frontman e ai maestri del riff del passato, in un viaggio sonoro che passa per Londra, il New Jersey, Birmingham fino a Pasadena, Byron Bay e ritorno; è la colonna sonora perfetta per un immaginario tour negli stadi del 1982 ma che in realtà non è mai avvenuto. Oltre alle hit di “Rock Out”, i Wolfmother presenteranno a Majano tutti i loro successi. La band ha pubblicato 6 album in studio, il primo omonimo “Wolfmother” è datato 2005, mentre l’ultimo in ordine di tempo è il già citato “Rock Out”, del 2021.