Il 23 novembre nasce a Roma il Partito Comunista Rivoluzionario

Il 23 novembre centinaia di comunisti da tutta Italia (e non solo) si riuniranno a Roma in una grande assemblea per dare a un nuovo partito comunista.

“Un partito militante, di giovani e lavoratori, basato sulle genuine idee del marxismo, che porterà avanti in modo intransigente gli interessi della classe lavoratrice e che si batterà per il rovesciamento del sistema capitalista e per porre fine ai suoi orrori.

La necessità di un partito del genere è evidente a tutti. Il governo Meloni porta avanti il suo programma reazionario e bigotto e non c’è uno straccio di opposizione credibile. Dov’è oggi il partito di chi sta al fianco del popolo palestinese e contro le guerre imperialiste? Di chi non ci sta a un sistema in cui un lavoratore immigrato viene lasciato morire con un braccio tranciato dal suo padrone per evitare noie legali? Dov’è il partito di chi vuole lottare per l’ambiente, di chi esige che sanità e istruzione di qualità debbano essere garantiti a tutti e non solo a chi può permetterseli? Di chi vuole una riscossa operaia su salari, orari e condizioni di lavoro?

Questo partito serve, ma non c’è. E dunque va costruito. A giugno è stata lanciata una nuova organizzazione internazionale, l’Internazionale Comunista Rivoluzionaria, con sezioni, gruppi e sostenitori in più di 40 paesi. In quella conferenza delegati da tutto il mondo hanno discusso e approvato il Manifesto dell’Internazionale Comunista Rivoluzionaria. È un testo che sulla base delle idee del marxismo fornisce una risposta ai nodi fondamentali della nostra epoca storica, pone la necessità di una rottura rivoluzionaria e traccia una strategia concreta per costruire le forze necessarie a raggiungerla.

In quel testo è spiegato anche il funzionamento interno del PCR e cosa vuole dire esserne un militante. A differenza dei partiti coperti da scandali, noi siamo orgogliosi dei nostri metodi di lavoro, che prendiamo dalle migliori tradizioni dei rivoluzionari: formazione e discussione politica, diffusione delle idee, autofinanziamento, democrazia interna e unità d’azione.

A chi è d’accordo diciamo di compilare il form qui sotto per prendere parte attiva alla campagna per il lancio del PCR, diffondendone le idee, i materiali e soprattutto costruendo una cellula comunista nella propria scuola, nella propria azienda, nel proprio quartiere”, affermano gli organizzatori.

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