Il 30 ottobre 1885 nasceva il grande poeta Ezra Pound

Ezra Pound, nato il 30 ottobre 1885 e scomparso l’1 novembre 1972, è stato un grande e controverso poeta americano. Iniziatore di movimenti d’avanguardia come l’Imagismo ed il Vorticismo, ha lasciato un segno incancellabile nella cultura inglese.

Poeta tra i più grandi del Novecento, cresciuto all’interno di una famiglia di forte estrazione religiosa, l’enigmatico Ezra Weston Loomis Pound nasce il 30 ottobre 1885 a Hailey, nello stato dell’Idaho, stabilendosi fin da piccolo nei pressi di Filadelfia.

Una volta giunto in Europa visita tutti i principali centri culturali: Londra, Parigi, Venezia. Finalmente pubblica anche i suoi primi libri di poesia. Ma al vulcanico Pound questo non basta.

Conosce ed aiuta in tutti i modi artisti di tutti i settori, compresi i musicisti.

Il poeta americano scelse il golfo del Tigullio per le sue vacanze nel ’22 e Pound decide di trasformare la vacanza in una vita. Nel 24 ci viene a vivere stabilmente con la moglie Dorothy, nata Shakespear. Prima alloggiano all’albergo che c’era accanto al Caffè Rapallo, dove con una convezione pranzavano ogni giorno. Poi, l’anno dopo, prendono una mansarda a Palazzo Baratti, in via Marsala, affacciata sul Lungomare.

Nel 1941 inizia a trasmettere da Radio Roma un programma che dà voce al sostegno ideologico all’Italia mussoliniana.

Un programma che continuerà fino al 3 maggio del 1945, quando sarà arrestato.

Il 24 maggio, Pound fu portato, ammanettato a una jeep americana, al campo di Metato, dove l’avrebbe atteso la “gabbia di gorilla”, una cella a cielo aperto, senza servizi igienici, illuminata giorno e notte.

Il campo di Metato era un vero e proprio campo di concentramento americano in territorio italiano, dove venivano rinchiusi i prigionieri americani. Cittadino statunitense accusato di tradimento.

Pound rimase a Metato dal 24 maggio al 16 novembre. Vi era giunto in seguito all’arresto, avvenuto a Rapallo il 3 maggio, per mano di due partigiani, due ex fascisti passati dall’altra parte che erano in cerca di taglie da riscuotere. Fu in quell’occasione che, prendendo un libro di Confucio e un dizionario di cinese, Pound avrebbe pronunciato la sua famosa frase “Se un uomo non è disposto a correre qualche rischio per le sue idee, o non vale lui, o non valgono le sue idee”. Prima di andare si portò le mani al collo, scherzando con la padrona di casa sul fatto che l’avrebbero impiccato.

Deportato negli USA, imprigionato, sottoposto a perizie psichiatriche, verrà liberato nel 1958 e ritornerà in Italia.

Nel 1968 Per Paolo Pasolini intervista Pound in una delle pagine più belle della cultura italiana.

 

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