il 31 agosto Paraulas nella splendida Miniera di Montevecchio

Un luogo incantato scolpito nella profondità della roccia e nella bellezza dell’Isola Sardegna. La magia della musica che tutto trasforma e che al calar del sole, all’accendersi della notte culla ogni tipologia di narrazione. Una produzione originale griffata Insulae Lab – una delle prime messe in scena in queste straordinarie stagioni del progetto -, operosa fucina di talento con casa madre a Berchidda e direzione artistica affidata a Paolo Fresu.

Sono questi gli straordinari ingredienti che miscelandosi armoniosamente tra loro daranno vita allo spettacolo “Paraulas – Il ritmo delle parole”, serata evento in programma giovedì 31 agosto alle ore 22.30 nei suggestivi spazi regalati allo sguardo dalle Miniere di Montevecchio (Guspini, SU). A dare vita, forma , arte e sostanza a questa intesa serata evento – inserita nel cartellone della XI^ Festa della Letteratura Bimbi a Bordo – la sapienza musicale di Rossella Faa e Elisa Nocita (voci), Sebastiano Dessanay (contrabbasso), Giacomo Deiana (chitarra) e Emanuele Primavera (batteria).

Una produzione interamente originale che, come detto, nasce immersa nel granito logudorese, nell’estro dei suoi artefici e protagonisti, nella quotidianità di Berchidda e nell’alternarsi di giorni e notti dedicate all’affinare la proposta e conquistare il pubblico.

Tutto è accaduto in Sardegna, a Berchidda – piccola capitale sarda del jazz e patria natale di Paolo Fresu – idea cui l’Associazione Time in Jazz ha donato impegno ed attenzione, linfa e cure che oggi animano e danno lustro al primo centro di produzione del jazz e della creatività artistica del Mediterraneo.

Cos’è “Paraulas – Il ritmo delle parole”? Uno scat contemporaneo che trae origine dal ritmo delle filastrocche dei bambini accompagnato dal jazz degli anni ‘50. Due voci insulari che cantano le rispettive tradizioni coadiuvate da alcuni tra i giovani protagonisti della scena jazzistica e tradizionale della Sardegna e della Sicilia. Un progetto al femminile, come lo sono da sempre i canti delle madri e delle donne che tramandano melodie e storie consegnandole al presente. Paraulas, in sardo parole, vuole rappresentare il suono della nascita e il gioco della vita in musica.

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