L’inclusione a parti invertite è un concetto di estrema lungimiranza che la prima polisportiva paralimpica della Sardegna metterà a puntino in occasione dell’attesissimo Open Day del 5 novembre 2023. L’ imponente struttura di via Don Bosco a Selargius apre le porte non solo alle persone con disabilità che hanno il desiderio di cimentarsi in una delle diverse discipline sportive coltivate con amore e competenza dalla Sa.Spo, ma è ben lieta di ospitare anche i non paralimpici che stanno testando con successo i corsi già avviati da diversi anni riguardanti la ginnastica dolce e quella posturale.
Appassionati, curiosi, parenti e amici di cultori dello sport possono vedere come funzionano i servizi offerti dalla società a partire dalle 9 e fino alle 12:30, con la coda finale di un buffet-pranzo conviviale che certificherà le intenzioni dello staff di allenatori e dirigenti, desiderosi di ampliare gradualmente il raggio della propria azione.
Saranno tutti presenti, a partire dal presidente Luciano Lisci, fino ai genitori-accompagnatori, indomiti nel mettere anima e esperienza nelle attività miranti a cambiare radicalmente la vita a chi si esprime con acrobazie mentali e fisiche alternative rispetto al comune modo di elaborarle, ma che alla lunga riescono a sortire degli effetti sorprendenti. Ma le immagini degli sport paralimpici, sempre più impattanti nella nostra società grazie ad una diffusione mediatica capillare, dimostrano come la solida collaborazione e sensibilità della società civile riesce, con una collaborazione tra le parti in causa a non lasciare indietro nessuno.
Indispensabile è il supporto di altri impianti sportivi, esterni al complesso selargino. E infatti gli atleti saspini si mettono in luce in svariati settori: atletica leggera, boccia paralimpica, nuoto, calcio balilla, rugby in carrozzina. Attorno a queste squadre ruotano tante persone, compresi i “diversamente disabili”, pronti anche loro a buttarsi nella mischia per sentirsi parte di un gruppo affiatato che anche sul lato umano ha tanto da insegnare. La “politica del nessuno escluso” comincia ufficialmente ora con la promessa che altri raduni simili a quello di domenica prossima saranno allestiti anche in primavera.
“Ciascun tecnico presente mostrerà nei dettagli le peculiarità della disciplina di cui è responsabile – spiega Annalisa Zoccheddu, non solo dirigente ma anche mamma di Benedetta che in Sa.Spo corre e nuota – sperando nelle condizioni climatiche favorevoli, affinché possa essere sfruttato l’ampio spazio all’aperto di cui disponiamo in via Don Bosco. Ma i visitatori potranno sperimentare l’efficienza della sala pesi, molto attrezzata e seguita da persone non solo brave nel loro mestiere ma soprattutto affabili e disponibili nei confronti dei frequentatori”.
L’idea dell’Open Day maturava da anni ma impedimenti vari ne hanno provocato il rinvio fino a quando il tecnico responsabile dell’atletica leggera Katia Pilia ha preso le redini della situazione per trovare la quadra. “C’era la necessità di farci conoscere da un pubblico sempre più vasto – continua Annalisa – anche perché grazie alle strutture inaugurate ad inizio del 2020 siamo in grado di accogliere tanta gente supportati dal blasone di essere la prima società paralimpica della Sardegna attiva già dagli anni ottanta del secolo scorso”.
Per l’occasione sono state stampate 200 magliette e la mobilitazione generale delle forze saspine genererà un grande dispendio di energie: “Alle fatiche si unirà anche il divertimento – conclude Annalisa – e a prescindere dall’affluenza registrata, il risultato della mattinata sarà comunque positivo. Ne approfitto per invitare tutti, anche i semplici curiosi che non hanno mai sentito parlare della Polisportiva Sardegna Sport; ci piace interagire con l’esterno perché ci sentiamo perfettamente integrati ad esso”.