Un pareggio da Coppa d’Africa a Cagliari: segna Osimhen, risponde Luvumbo all’ultimo minuto di recupero.
Il Napoli si lascia sfuggire la prima vittoria dell’era Calzona proprio a trenta secondi dalla fine.
La squadra di Ranieri ringrazia Juan Jesus: il difensore, su lancio della disperazione di Dossena, si impappina e lascia a Luvumbo, su una palla che sembra comoda da controllare, il destro dell’1-1 in extremis.
Anche il Napoli però aveva trovato il gol del vantaggio dopo un’ora di gioco su un errore di Augello. Pari in tutti i sensi.
Solo che per il Cagliari è un punto d’oro che consente l’aggancio a Verona e Sassuolo. Mentre per il Napoli è un risultato che rappresenta un passo indietro rispetto al buon esordio in Champions con il Barcellona. Non solo mancato rilancio con beffa finale. Ma anche un inatteso stallo sul piano del gioco: i tempi di Spalletti sembrano sempre lontanissimi anni luce (eppure è passato meno di un anno). E come gioco siamo tra Garcia e Mazzarri: spenti.
Partita “sporca” con due squadre che vogliono vincere e non vogliono partire male prendendo un gol. Il Napoli riparte da Calzona e dall’incoraggiante pari con il Barcellona. Il Cagliari ricomincia invece dal punto preso a Udine che ha interrotto la brutta serie di quattro sconfitte consecutive. Napoli al comando delle operazioni, ma è un po’ impacciato. Osimhen è braccato a uomo da Mina, Kvara è inseguito sempre da Nandez. A centrocampo il gioco non è fluido, anche perché il 4-2-3-1 di Ranieri non consente a Lobotka e soci di impostare grandi geometrie dal basso. Zielinski si limita al compitino. Insomma primo tempo sempre molto lontano dallo scudetto: tutto dá ancora ragione a Spalletti. Nella prima mezz’ora l’unico tiro è quello di Raspadori da fuori respinto da Scuffet. La prima vera emozione solo al 32′ quando Rrahmani anticipa Lapadula e insacca nella sua porta. Gol peró annullato perché al Var l’arbitro vede forse una mano dell’attaccante che ostacola il difensore. Nella ripresa, stessa storia: il Napoli fatica a trovare gioco e lucidità.
Il Cagliari combatte e mantiene uno zero a zero preziosissimo. Sino a quando non arriva l’errore che spiana la strada al gol del vantaggio partenopeo. E’ il 21′, Augello sbaglia il disimpegno e Raspadori vola sulla destra: dal fondo mette un cross perfetto per la testa di Osimhen. Ed è gol.
Forse da quel momento in poi si vede un po’ di Napoli in più.
Ma anche dalle occasioni sprecate si vede che non è un Napoli big come quello di prima. Ancora errori: clamoroso quello di Politano, subentrato a uno Kvara non proprio felice di uscire anche questa volta, con una conclusione a lato sull’uscita di Scuffet. C’è poi anche lo sbaglio di Simeone che tira addosso al portiere quando potrebbe fare altre mille cose migliori e chiudere la partita. Osimhen esce dolorante, preoccupando i tifosi. Il Cagliari sembra rassegnato. E invece no: il lancio di Dossena è di quelli che dovrebbero finire addosso ai due centrali. E invece Juan Jesus calcola male la traiettoria, Olivera non chiude. E Luvumbo fa il resto: di destro (non il suo piede) segna il gol che tiene il Cagliari a galla.