Il CRS4 di Pula (Cagliari) entra, come prima realtà italiana, nella rete internazionale dei gruppi operativi di QWorld, organizzazione internazionale con 29 nazioni che riunisce ricercatori ed esperti di informatica provenienti da tutto il mondo con lo scopo di divulgare tecnologie e software per formare la prossima generazione di scienziati nel settore della computazione quantistica.
Con il proprio team di quantum computing, in qualità di referente italiano QItaly e in collaborazione con QWorld, si occuperà di incrementare a livello nazionale gli eventi di formazione e di divulgazione gratuiti che coinvolgono le comunità locali.
Un primo passo è stato già fatto in questa direzione nel contesto del progetto CTE – Cagliari Digital Lab: il centro ha organizzato un workshop su tematiche quantistiche.
Su oltre 200 partecipanti collegati da remoto da tutto il mondo ben 112 hanno superato i test.
“Siamo orgogliosi – ha detto Giacomo Cao, amministratore unico del CRS4 – del fatto che in poco più di tre anni il centro, grazie all’entusiasmo e alle competenze delle ricercatrici Giuliana Siddi Moreau, Erminia Leonardi e Manuela Profir, del ricercatore Lorenzo Pisani e del tecnologo Carlo Podda, guidati dalla dirigente Lidia Leoni, sia riuscito ad imporsi nel panorama internazionale della divulgazione della computazione quantistica.
La ciliegia sulla torta in chiave scientifica e tecnologica sarà rappresentata dall’auspicata acquisizione del primo computer quantistico in Italia e tra i primissimi in Europa che porterà la Sardegna a diventare un punto di riferimento internazionale su questa tematica che consente di risolvere problemi estremamente complessi anche per gli attuali supercomputer in campi quali intelligenza artificiale, sicurezza informatica, ricerca su nuovi materiali e farmaci innovativi, genomica e proteomica”.
“Il nostro intento – ha detto Lorraine Tsitsi Majiri, coordinatrice della rete internazionale dei gruppi operativi – è di federare le menti ‘quantistiche’ e di creare possibilità illimitate insieme per rendere note le tecnologie quantistiche ed educare al relativo utilizzo”.