Il CS Bosa è stata la squadra rivelazione del campionato di Eccellenza Regionale della Sardegna

La compagine guidata dal Presidente Massimiliano Calaresu si è classificata al nono posto con ben 51 punti

La compagine guidata dal Presidente Massimiliano Calaresu si è classificata al nono posto con ben 51 punti, record assoluto di punti da quando milita nella massima categoria regionale.

Davvero un bellissimo torneo per gli uomini guidati in panchina dall’allenatore bosano Salvatore Carboni, già calciatore professionista nelle file, tra le altre di Sampdoria, Catanzaro, Monza, Pescara e Grosseto.
“Tore” Carboni ha continuato proficuamente ad interpretare anche il doppio ruolo di giocatore-allenatore giocando alcune partite anche in questo torneo andando addirittura a segno nella gara contro Il Monastir. La talentuosa punta classe 1979 ha saputo costruire l’ennesima stagione da incorniciare dopo le brillanti salvezze ottenute negli ultimi 5 anni.

Un grande risultato per la piccola, incantevole cittadina del fiume Temo, il mantenimento costante della categoria è l’obiettivo principale della società rossoblù.
“Non è facile competere con realtà importanti e consolidate, società blasonate con grande utenza e grossa disponibilità di capitali”, spiega il presidente Calaresu. “Con grande impegno e sacrificio siamo riusciti a costruire una squadra competitiva che ci ha dato alla fine tante soddisfazioni”.
Davvero un bel gruppo quello costruito dal direttore sportivo Luca Lilliu e plasmato dal mister Tore Carboni ed il suo staff.
Un mix tra giocatori locali, alcuni provenienti da centri non lontani da Bosa ed altri interpreti in particolare “stranieri” che hanno fatto la differenza.
E’ sicuramente il caso di Jeffery Imoh, centravanti classe 2000, cannoniere nigeriano di grande statura (187 cm), molto potente, capace di mettere a segno ben 22 gol, insidiando sino all’ultimo la leadership dell’attaccante oristanese Sanna, autore di 26 reti e vincitore finale della classifica marcatori.
Lilliu ha il merito di aver scovato sul mercato anche il regista Victor Pucinelli, centrocampista brasiliano dalle ottime geometrie, uomo ovunque in mezzo al campo.
Ma lo spirito del CS Bosa è garantito dai suoi inimitabili giocatori simbolo, i veterani e capitani, ” a rotazione”, Mattiello, Ledda, Di Angelo e dagli altri giocatori bosani come Roberto Carboni, Pischedda e Maida. Grande apporto anche dal gruppo “algherese” con i gemelli Carboni e Spano.
Menzione per il fuoriquota e talento di grande prospettiva classe 2004 Ablaya Faye che ha tra l’altro partecipato all’ultima edizione del prestigioso torneo di Viareggio in prestito alla società statunitense Fa Euro New York Soccer Club.
Faye nato a Dakar, in Senegal, dall’età di 12 anni vive in Italia dove si è trasferito con la famiglia nel Goriziano.
“Non sarà facile trattenerlo”, ammette il ds Lilliu. “Per lui ma anche per altri componenti della squadra ci sono state delle richieste anche da società di categoria superiore”.
Per continuare a sognare ci sarà bisogno dell’appassionato pubblico bosano che da due anni, lo ricordiamo, non può assistere alle partite interne dei suoi beniamini a causa del perdurare dei lavori di ammodernamento del campo Italia.
“Giocare per due anni tutte le partite in trasferta prima a Pozzomaggiore, poi ad Oristano e Bonorva e soprattutto allenarci in situazioni limite e con soluzioni alternative a volte fantasiose”, spiega il patron Calaresu, “è stato estremamente penalizzante”.
Il prossimo campionato sancirà dunque il ritorno dei rossoblù tra le mure amiche: “Cercheremo di costruire un Bosa competitivo, avremo bisogno dell’aiuto dei tifosi, degli sponsor e delle istituzioni locali”.
C’è una garanzia, mister Tore Carboni , un ottimo allenatore poco appariscente e sottovalutato che meriterebbe una chance in categorie superiori.
Il suo Bosa da ormai otto stagioni sotto la sua gestione pratica un gioco con un’identità ben precisa, la sua capacità di gestire e fare gruppo fanno il resto.
E se ci sarà ancora bisogno sarà ancora anche in mezzo al campo contro le difese avversarie.
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