La notte tra il 31 dicembre 2023 e il 1 gennaio 2024, Emanuele Pozzolo si era recato ad una festa a Rosazza, in provincia di Biella, dove il sottosegretario Andrea Delmastro stava festeggiando anche il compleanno della sorella.
Il deputato di FdI non aveva partecipato al veglione ma si era recato sul posto solo per fare gli auguri. Con lui c’era anche un uomo della sua scorta, un giovane di 31 anni che è rimasto lievemente ferito a causa del colpo d’arma da fuoco.
Secondo una prima ricostruzione della dinamica dell’incidente, sembrerebbe che Pozzolo abbia fatto ammissione di colpa durante l’interrogatorio condotto dai militari dell’arma dei carabinieri.
Secondo un’altra versione dei fatti, invece, riportata da Il Giornale l’arma era in una tasca della giacca del deputato. Da lì è caduta a terra e a quel punto il 31enne avrebbe chiesto al deputato di fargliela vedere. E nell’occasione sarebbe partito accidentalmente il colpo.
Fortunatamente, come abbiamo già accennato, il 31enne colpito dal proiettile è stato preso di striscio e presenta solo ferite lievi. La sua prognosi è di pochi giorni, niente di grave dunque.
Ma chi è Emanuele Pozzolo? Nasce a Vercelli il 25 agosto 1985 e attualmente ha 38 anni. È diplomato al liceo classico e laureato in giurisprudenza, di professione è un consulente legale.
Ha iniziato la sua militanza politica nel 2002 tra le fila di Azione Giovani, movimento giovanile di Alleanza Nazionale. Nel 2004 si candida a Vercelli con la Lega Nord e viene eletto al consiglio comunale.
Nel 2012 diventa portavoce di Fratelli d’Italia per la provincia di Vercelli e nel 2019, sotto la giunta del sindaco Andrea Corsaro viene nominato assessore alle politiche giovanili presso il comune di Vercelli.
Dopo anni di politica comunale, Pozzolo passa alla politica nazionale. Nel 2022, anno delle ultime elezioni politiche, viene eletto alla Camera dei Deputati nel collegio Plurinominale del Piemonte 2 ed entra a far parte della commissione per gli affari esteri e comunitari.
E proprio in questa veste si occupa a tempo pieno dell’Iran, sostenendo e promuovendo il gruppo dei Mojahedin del Popolo Iraniano (Mojahedin-e Khalq) per anni considerato un gruppo terroristico.
Il movimento guidato da Rajavi, i «Mojahedin del Popolo Iraniano», è uno dei principali partiti politici che si oppongono al regime teocratico di Teheran. Storicamente vicino all’islamo-marxismo e alla socialdemocrazia, il gruppo di Rajavi è stato considerato per anni un’organizzazione terroristica anche dall’Unione Europea.
Nel marzo del 2023, il senatore Giulio Maria Terzi e l’onorevole Emanuele Pozzolo si sono recati in Albania per l’incontro internazionale dei Mojahedin del Popolo Iraniano e in quell’occasione sui social, i due, hanno pubblicato foto dell’evento.
Dalle foto inequivocabilmente, si vedono le donne tutte vestite uguali e tutte con il velo. Ma le proteste nate in Iran non nascono proprio dall’esigenza delle donne di non usare il velo? e come mai gli oppositori del governo iraniano, oggi tanto osannati dall’occidente e da Fratelli d’Italia, hanno imposto alle donne un abito uguale e tutte con il velo?