Esprimo profonda preoccupazione e ferma condanna per la decisione del Governo e della Questura di Roma di vietare le manifestazioni organizzate per il 5 ottobre in solidarietà con la popolazione palestinese martoriata dai bombardamenti israeliani e sotto occupazione militare israeliana, non da ieri ma da oltre 60 anni.

Il diritto di protesta è protetto da diverse disposizioni sui diritti umani e in Italia, l’articolo 17 della Costituzione afferma un principio generale  a favore delle assemblee pubbliche, prevedendo un mero preavviso alle autorità competenti.

La manifestazione del libero pensiero, della critica e del dissenso è sancito dalle nostre norme e il tentativo maldestro di spegnere il dibattito pubblico intorno al genocidio che Israele sta compiendo a Gaza e in Cisgiordania e di adeguarlo alla posizione perseguita fin dall’inizio dalla comunità internazionale è un atto irresponsabile.

Mi aspetto, non censure e tentativi di limitare la libertà, ma che questo governo , come già fatto da altre 124 nazioni, di riconoscere lo Stato di Palestina.