L’inchiesta, conosciuta da mesi, che ha portato ieri al sequestro di beni da parte della finanza di beni per un valore di circa 350 mila euro nei confronti del presidente Solinas, ha avuto una sarcastica reazione da parte del giornalista Mario Guerrini, tra i primi a raccontare della vicenda più di un anno fa.
Guerrini, profondo conoscitore delle dinamiche e del vivere sardo, con il suo racconto libero, ha interpretato il pensiero di tanti sardi e questa mattina scrive:
“Christian Solinas. E la presunta corruzione. Tutto è cominciato quando con l’Osservatorio ho annunciato l’acquisto da parte del Governatore della Villa di via dei Tritoni. Al Poetto di Cagliari. Nel silenzio generale della informazione sarda. Un acquisto importante. Per una cifra da un milione e 100 mila euro. Con un mutuo con il Banco di Sardegna (tesoriere della Regione). Stante il mutismo della stampa sarda, su una vicenda che evidentemente meritava “attenzione”, trovai la collaborazione del Fatto Quotidiano. Che cominciò a seguire le vicende. Con l’inviato Tommaso Rodano e con una lunga serie di approfonditi resoconti di Andrea Sparaciari. E proprio le investigazioni di Sparaciari (oggi con La Notizia) portarono alla rivelazione delle famose caparre dell’imprenditore Roberto Zedda (indagato) a vantaggio di Solinas. L’Osservatorio, da cui partivano le denunce, è diventato quindi il bersaglio dei fulmini, sotto forma di querele, del Governatore Solinas e dei suoi più stretti collaboratori. Tra i quali Lancioni e la stessa v.presidente della Giunta regionale, Alessandra Zedda”, scrive Guerrini.
“A mio parere un disegno contro il lavoro critico dell’Osservatorio. Le querele non mi hanno fatto arretrare di un millimetro. Anche se ho ricevuto pubblicamente minacce, intimidazioni, avvertimenti di tono mafioso per la mia incolumità personale. Nel frattempo le inchieste giudiziarie si sono abbattute su Solinas e tutto il Circo Magico. Proprio per la mia critica politica e per i temi che trattavo con l’Osservatorio. Il Governatore Solinas, per mettere a tacere la mia voce, ha addirittura chiesto l’oscuramento del MIO OSSERVATORIO. Non ho nulla di personale contro di lui. Così come nei confronti di tutti coloro i quali si sono scagliati contro di me. Per l’azione quotidiana di informazione dell’Osservatorio. Anzi. Auguro loro di poter dimostrare la propria innocenza. Così come auguro buon lavoro alla Magistratura, nell’interesse dei cittadini. Ed alle forze dell’ordine. Al cui fianco, con le stesse finalità, opero con l’Osservatorio. Per il bene supremo delle genti di Sardegna. Nel segno della libertà di stampa. Principio e valore fondamentale della democrazia”, conclude Mario Guerrini.