Il Parco Fausto Noce di Olbia è cardio protetto

Olbia e il suo Parco Fausto Noce diventano sempre più cardio sicuri: l’Associazione Ricreativa II e III età, insieme all’amministrazione comunale e all’assessorato ai Servizi Sociali, ha donato all’Associazione nazionale dei Carabinieri, che ha la sede all’interno del parco, un dispositivo Dae, consegnato questa mattina e intitolato a Gigi Riva.

Nei giorni scorsi nel parco affollato di sportivi è stato consegnato il defibrillatore che verrà intitolato a Gigi Riva.

Tanti gli sportivi presenti, perchè è proprio sui campi di gioco che il defribillatore ha salvato la vita alle persone colpite da arresti cardiaci.

“In Italia 200 persone ogni giorno muoiono per arresto circolatorio, uno ogni 7/8 minuti, si tratta di 70mila morti l’anno, un numero incredibile. – ha spiegato Simona Buono, responsabile della formazione per l’uso dei defibrillatori – Dovremmo sempre più seguire il modello di città come Piacenza in cui sono stati installati 1600 defibrillatori, o Pisa. Oggi i Dae devono essere presenti come gli estintori nei luoghi pubblici, e possono essere utilizzati da chiunque”.

Se tutti in emergenza posso usare questo maneggevole dispositivo, è però fondamentale creare una rete di persone adeguatamente formate. “È necessario attivare la catena della sopravvivenza immediatamente e chiamare il 118, – ha spiegato Gianluca Sanna, cardiologo all’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia – poi utilizzare il Dae se è presente. Sarà il macchinario stesso a guidarci nelle operazione salvavita da fare”. Il progetto “Olbia città cardio sicura” è in continua evoluzione e oltre all’aumento del numero dei defibrillatori in città, prevede anche corsi di formazione e la creazione di un’app per l’individuazione in tempo reale degli operatori capaci di utilizzare il dispositivo.

“Ad oggi a Olbia oltre cento persone sono abilitate all’uso di Dae, ma c’è ancora una sproporzione tra chi li sta usando e i Dae disponibili – ha sottolineato Salvatore Gelsomino, presidente dell’Associazione Ricreativa II e III età – Vorremmo quindi che crescano i numero dei defibrillatori per rendere sempre più zone della città cardio sicure”.

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