Secondo il Wall Street Journal, Hezbollah, Hamas e consiglieri militari iraniani si sono incontrati ogni due settimane da agosto per discutere i dettagli dell’attacco Fonti interne ad Hamas avrebbero affermato che alti ufficiali del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica iraniana hanno lavorato al piano già da agosto e hanno dato il via libera lunedì in un incontro avvenuto.
E’ chiaro che queste sono informazioni di intelligence diffuse dal WSJ per giustificare una escalation e coinvolgere un Paese terzo nel confitto che attualmente si svolge solo tra Hamas e Israele. Risulta sempre più chiara la ragione dell’invio di navi e aerei.
Il Pentagono schiera le seguenti unità al largo di Israele:
USS Gerald R. Ford (CVN-78) – Catturata dal satellite a sud della Sardegna (ESA);
USS Normandy (CG 60);
USS Thomas Hudner (DDG 116);
USS Ramage (DDG 61);
USS Carney (DDG 64);
USS Roosevelt (DDG 80).
In aggiunta squadriglie di aerei da combattimento F-35, F-15, F-16 e A-10 dell’aeronautica statunitense in Medio Oriente.
Il Segretario Austin ha riferito al suo omologo israeliano che gli Stati Uniti stanno inviando ulteriori attrezzature e risorse, comprese le munizioni, che arriveranno in Israele nei prossimi giorni.