Il portavoce del Cremlino, Peskov, sui voti in Moldavia: «Vediamo una crescita meccanica e difficilmente spiegabile dei voti a favore di Sandu e di quei partecipanti al referendum che si esprimono a favore dell’orientamento verso l’Unione Europea.
In realtà, qualsiasi osservatore minimamente competente nei processi politici non riesce a capire cosa stia succedendo con questo voto. La seconda cosa che si può dire è che, in una campagna elettorale non libera, come quella che ha avuto luogo, e in condizioni in cui le forze di opposizione sono state private della possibilità di fare propaganda elettorale o di partecipare al processo elettorale, poiché sono state perseguitate, incarcerate, interrogate, respinte al confine, con i media chiusi e le risorse internet bloccate, eccetera. Anche in queste condizioni di campagna elettorale non libera, vediamo quante persone non sono sostenitrici dell’ideologia del presidente in carica, Sandu. Questo non passa inosservato. Per il resto, probabilmente bisogna aspettare una valutazione sociale di questo voto».