Il presidente della Corea Sud dichiara la legge marziale in diretta televisiva: al bando le attività di Parlamento e partiti politici

Il presidente della Corea del Sud ha dichiarato la legge marziale d’emergenza. Yoon Suk Yeol ha affermato che la misura è necessaria per proteggere il Paese dalle “forze comuniste”.

“Per salvaguardare una Corea del Sud liberale dalle minacce poste dalle forze comuniste della Corea del Nord e per eliminare gli elementi anti-Stato… dichiaro con la presente la legge marziale di emergenza”, ha affermato in un discorso trasmesso in diretta televisiva alla nazione.

Maggioranza e opposizione sono unite nel condannare la legge marziale. Han Dong-hoon, il capo del People Power Party al potere a Seul, ha definito “sbagliata” la mossa e ha assicurato che “la bloccherà” con il sostegno della gente, in base a una nota diffusa astretto giro dal messaggio tv di Yoon. Dello stesso tenore la risposta del Partito democratico, forza principale d’opposizione, che ha parlato di azione “incostituzionale”, chiamando una convocazione d’urgenza dell’Assemblea nazionale, il parlamento di Seul.

Il presidente ha accusato l’opposizione di attività “contro lo Stato”. Nel suo inatteso messaggio tv in tarda serata alla nazione, Yoon ha detto che la legge marziale di emergenza era un passo necessario per proteggere il Paese dalle “forze comuniste” durante le dispute parlamentari su una proposta di bilancio. “Senza riguardo per i mezzi di sostentamento del popolo, il partito di opposizione ha paralizzato il governo solo per il bene dell’impeachment, di indagini speciali e per proteggere il loro leader dalla giustizia”, ha aggiunto.

Il capo dell’esercito Park An-su è stato nominato comandante della legge marziale dichiarata in tarda serata dal presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol.

Exit mobile version