“Il 35° Congresso Nazionale del P.S.d’Az., con la conferma di Christian Solinas e di Antonio Moro, avvalora tutti i dubbi che ci eravamo posti nel nostro incontro del 13 Aprile scorso a Oristano”, scrivono in una nota alcuni storici esponenti del mondo sardista aderenti all’associazione 4Moros.
“Da una parte il mancato rispetto delle norme statutarie relative alla Convocazione del Congresso Nazionale e dall’altra l’assoluta cancellazione dei Congressi Provinciali, attraverso i quali vengono statutariamente composte le liste dei delegati, con illegali chiamate nominali, senza che gli iscritti abbiano potuto esercitare il democratico diritto di scelta, ha determinato un finto Congresso che ha impedito ai Sardisti il necessario dibattito per determinare le scelte future sia a livello organizzativo che politico”…” In tempi non sospetti, insieme ai Sardisti iscritti e non, abbiamo sottolineato lo stravolgimento dello Statuto del Partito e l’annullamento metodico di ogni spazio democratico, a favore dei diktat del Segretario Nazionale Solinas e del Presidente Moro”, denunciano gli attivisti.
“Le Sezioni esistenti sono state ignorate e a nulla è valso l’invito – rivolto agli ex Segretari Nazionali – di intervenire per richiedere il necessario confronto precongressuale e l’urgenza di ripristinare, immediatamente, l’esercizio politico e democratico degli organi territoriali”…”Poiché tale richiesta è andata deserta, significa che questi dirigenti sono d’accordo e condividono, ampiamente, il dettato esercitato dall’attuale dirigenza”, prosegue la nota.
“In buona sostanza, avere permesso di cancellare le regole dello Statuto e di abolire ogni possibilità di confronto politico, indulgendo su commissariamenti ed espulsioni, significa condividere quanto accaduto e sostenere le perduranti imposizioni arbitrarie”…”Sorprende che l’On. Chessa e l’On. Maieli, si siano accorti di questa attività anti democratica e lesiva dei diritti statutari, solo adesso. Sono anni che noi, attraverso gli incontri della nostra Associazione, manifestiamo aperta ostilità alla disastrosa gestione politica di Christian Solinas e di Antonio Moro, tesa alla totale cessione del P.S.d’Az. a favore delle imposizioni della Lega di Salvini e dei partiti italiani”. incalzano gli attivisti.
“Del resto il risultato elettorale, è la cartina di tornasole della politica fallimentare di Solinas-Moro, che hanno portato il Partito dagli oltre 75.000 suffragi del 2019 ai circa 35.000 voti delle ultime consultazioni. Un risultato
causato da una direzione politica, incapace di di analizzare il contesto attuale e che ha ignorato – arrogantemente
– le motivazioni di quei tesserati – uomini e donne – che sono stati costretti ad abbandonare il Partito per l’assenza
di dibattito interno e di qualsiasi senso di democrazia .
Noi continueremo la nostra battaglia, perché siamo certi di rappresentare il vero Sardismo e di essere l’unica
alternativa valida a chi ha perso le elezioni e abbandonato il mandato costruito dai padri nobili del Sardismo. La situazione attuale impone una inevitabile scelta: Chessa e Maieli, coerentemente a quanto dichiarato, convochino al più presto un ‘Assemblea Generale dei Sardisti per liberare, finalmente, il Partito da una dirigenza farlocca e ripristinare democrazia, libertà e rispetto dello Statuto”, conclude l’associazione 4Moros.