Il reggae e l’hip hop di Quilo Sa Razza contro lo spopolamento

I ritmi incalzanti del raggamuffin, per mettere l’accento sullo spopolamento e suoi giovani che emigrano in cerca di lavoro.

Quilo Sa Razza, al secolo Alisandru Sanna, ritorna alla sua antica passione, il genere musicale nato sul solco del reggae giamaicano contaminato con hip hop e rap.

Si intitola Sa Bidda mia, Il mio paese, il nuovo singolo del veterano e pioniere della scena rap sarda.

Collabora al brano Mr Undici, giovane artista isolano della scena campidanese.

Quilo affronta un tema di stretta attualità, cantato e parlato in lingua sarda nella variante campidanese, “una lingua che si sposa bene con quello stile”, spiega. È accompagnato da un lyrics video disponibile su Youtube con traduzione in italiano. Sa Bidda mia racconta dei paesi che si svuotano e, anno dopo anno, rischiano di scomparire lasciando il deserto, di una popolazione che invecchia, del maestrale che soffia per portare una nuova energia. Il brano è prodotto da Q-Beats per la indie label nootempo.net.

“Intende trasmettere un messaggio chiaro a chi denigra sempre il proprio paese – racconta l’artista – Il cambiamento attivo parte dal singolo, dalla presa di coscienza del valore che si può creare nelle piccole comunità, con i loro tesori culturali di saperi, bellezze naturalistiche, storiche e archeologiche, con lo strumento delle idee, dell’arte e dell’innovazione”.

Sa Bidda mia arricchisce la discografia solista di Quilo Sa Razza. Nel 1991 in pieno stile ragga incide per la Century Vox di Bologna il singolo Castia in Fundu suonato da dj gruff e i Casinò Royale. Ha poi collaborato con Bunna, cantante e chitarrista dei mitici Africa Unite, gruppo di spicco del reggae italiano, nel brano L’Onda.

Exit mobile version