Il regime israeliano bombarda nella notte l’ospedale cristiano di Gaza

Le forze del regime israeliano hanno bombardato nella notte l’ospedale Al Ali, detto anche l’Ospedale Battista, nel nord di Gaza City, mentre i medici si affrettavano a evacuare malati e feriti secondo gli ordini impartiti nella serata di ieri.

Lo riporta al Jazeera.

L’esercito israeliano aveva emesso ieri sera nuovi ordini di sfollamento per i residenti del campo profughi di Nuseirat, nel centro della città, e di Khan Younis, nel sud, dopo aver intercettato tre razzi provenienti dalla Striscia. L’ospedale ha subito ‘gravi danni’, secondo al Jazeera, anche al pronto soccorso. Alcuni video diffusi sui social mostrano violente esplosioni e la scena che ne è seguita: tende bruciate, macerie e barelle abbandonate. Solo un paio di settimane fa – ricorda al Jazeera – l’esercito israeliano ha preso di mira l’ospedale di Khan Younis. In precedenza, aveva distrutto il complesso medico di Al Shifa. Aveva anche messo fuori servizio l’ospedale Kamal Adwan. E aveva anche attaccato più volte l’ospedale indonesiano nel nord.

“Stiamo assistendo all’attacco delle forze israeliane a un settore medico che fatica a continuare a fornire il livello minimo di servizi a causa del blocco totale degli aiuti umanitari imposto da Israele dal 2 marzo e dei devastanti attacchi del 18 marzo”, hanno denunciato i sanitari all’emittente del Qatar.

Il governo palestinese nella Striscia di Gaza ha condannato l’attacco aereo israeliano contro l’ospedale Battista Al-Ahli a Gaza City, avvenuto nelle scorse ore, affermando che “i caccia hanno preso di mira l’ospedale, bombardandolo con numerosi missili”, secondo quanto riporta Anadolu. L’ufficio stampa di Gaza ha definito l’azione “un altro crimine orribile”, precisando che l’ospedale, l’unico rimasto ad operare a pieno regime a Gaza, ospitava centinaia di pazienti, feriti e personale medico. Il governo di Gaza, ha affermato in una nota ripresa da Anadolu, di ritenere “responsabili dell’attacco Israele e gli Stati Uniti, così come Paesi come Regno Unito, Germania e Francia”. La dichiarazione esorta poi la comunità internazionale, gli organismi delle Nazioni Unite e le organizzazioni umanitarie a denunciare l’attacco e ad agire immediatamente “per porre fine alla violenza e proteggere le strutture sanitarie”.

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