La guerra ai tempi dei social si combatte anche con gli influencer e con le fake news, come spesso hanno fatto i paesi occidentali e come sembra voler fare ora anche il regime sionista.
Il regime terrorista occupante sta reclutando i blogger più importanti del Paese “a beneficio della difesa israeliana in tutto il mondo”.
E il ministero degli Esteri ha annunciato che molti di loro hanno già aderito alla richiesta: sono Arsen Ostrovsky, Noa Tishbi, Chen Mezig, Tali Eshkoli, Michael Dixon, Joe Zvuloni, Natalie Dadon, Emily Schrader, Michal Kotler-Wunsch e Fleur Hassan-Nahum.
“I social network e l’influenza sull’opinione pubblica internazionale sono fondamentali durante la guerra, al fine di mobilitare il sostegno internazionale”, ha spiegato il ministro degli Esteri Eli Cohen. “Il mondo deve capire che la lotta dello Stato di Israele è la lotta della luce contro le tenebre, una cultura che desidera la vita contro i vili terroristi. Inoltre, gli influencer online possono sollevare il morale dei cittadini israeliani e rafforzare lo spirito di resilienza. Li ringrazio per il loro grande contributo. Sono veri patrioti – ha sottolineato Cohen – che agiscono per amore della patria e si prendono cura di tutti i cittadini di Israele”.