Un nuovo corso di laurea in Ingegneria navale, che avrà come sede didattica la città di Olbia.
Prenderà il via nel prossimo anno accademico 2024/2025, grazie a un accordo siglato tra l’Università degli Studi di Cagliari e il Consorzio Polo Universitario – UniOlbia, ente partecipato anche dal Comune di Olbia e il Cipnes Gallura.
Il tema della nuova offerta di formazione universitaria per la ricerca e l’innovazione nel settore nautico e navale è stato al centro del talk in programma oggi nell’ambito della seconda giornata della Fiera Nautica di Sardegna ospitata nella Marina di Porto Rotondo.
In piazza Krizia, dove è stato allestito lo spazio per i dibattiti e gli approfondimenti, un parterre d’eccezione composto dal sindaco di Olbia Settimo Nizzi, il rettore di Cagliari, Francesco Mola, il pro rettore Fabrizio Pilo con il direttore generale dell’ateneo Aldo Urru, il comandante della Marina Militare Ovest, Enrico Pacioni, ed esperti, imprenditori del settore come Salvatore Monaco e Daniele Bossi Ratti di Re Sealence Startup.
“In questo momento c’è una grande progettualità in campo che punta a innovare in termini di qualità il comparto – afferma Aldo Carta, direttore del Cipnes Gallura -. La proposta che le Università sarde stanno facendo di istituire dei corsi di laurea porterà alla formazione di figure altamente specializzate, molto richieste dal mercato. Mi sembra che tutti gli attori in campo siano attivi e molto operativi su questo settore – prosegue Carta – in cui la Sardegna può assolutamente competere con tutte le sue componenti, dagli imprenditori ai professionisti, con le imprese che devono convergere su di una strategia che deve far crescere ed internazionalizzare l’intero comparto economico legato alla filiera lunghissima della nautica”.
Il Cipnes Gallura è uno degli attori fortemente in campo, e coinvolge anche il Consorzio Polo Universitario di Olbia, che costituirà la struttura organizzativa.
L’obiettivo è quello di fornire risorse per rinforzare e migliorare la rete formativa di livello universitario.
È al tessuto produttivo che il corso si rivolge, vista la sempre più numerosa richiesta di professionalità ed alta formazione.