Qualche sera fa, al Jester a Cagliari è stato proiettato un film sulla guerra in Ucraina, Il Testimone.
Un film in lingua russa e sottotitolato in italiano, già perché nessuno si è preso la briga di doppiare il film, la volontà è di non diffondere il film.
Praticamente lo spettatore vive la narrazione della guerra attraverso l’esperienza del protagonista, un violinista di fama mondiale che si ritrova suo malgrado trascinato nelle barbarie dei nazisti ucraini che combattono con ferocia tutti coloro che si ritrovano sul loro cammino.
Morti, sangue, violenza, scene di tortura la fanno da padrona ed è resa in maniera molto chiara cosa sia diventata l’Ucraina dalla mattina alla sera, come tutti gli eventi vengano manipolati per far apparire i russi cattivi.
Anche il protagonista che perde tutto, tranne il suo violino, è stato portato in Ucraina con l’inganno attraverso un volo privato… Devo essere sincera, ho avuto paura.
Il film è crudo ma racconta molto bene chi sono le persone a cui stiamo mandando le armi, armi che vengono utilizzate solo per uccidere, mai per difendersi.
Un film di parte? Questo è quello che si cerca di far credere agli italiani…
Di Lucia Manca