Il tribunale fallimentare di Milano ha disposto la liquidazione giudiziale, ossia il fallimento secondo le vecchie procedure, di Ki Group srl, una delle società del gruppo del bio food che era guidato dalla ministra del Turismo Daniela Santanchè, poi uscita dalla compagine societaria.
I giudici hanno accolto la richiesta della Procura di Milano.
La società aveva chiesto l’ammissione al concordato semplificato.
La sentenza dei giudici (Macchi-Pipicelli-Rossetti) è stata depositata oggi pomeriggio, dopo l’udienza che si era tenuta il 18 dicembre scorso e nella quale il procuratore aggiunto Laura Pedio e i pm Marina Gravina e Luigi Luzi, titolari anche di diversi fascicoli sulle ex società di Santanchè, tra cui il noto caso Visibilia, avevano insistito per la liquidazione giudiziale di Ki Group srl, mentre i legali della società puntavano all’ammissione al concordato semplificato per salvare la srl.
Con il verdetto di oggi, tra l’altro, si aprono a questo punto scenari per un’inchiesta per bancarotta a carico di amministratori ed ex della srl. Nelle scorse settimane avevano rinunciato all’istanza di liquidazione, invece, undici persone, tra dipendenti ed agenti di commercio, che si erano visti pagare o integralmente o un acconto dello stipendio e del Tfr che in precedenza non avevano avuto.
Santanchè, in particolare, è stata presidente di Bioera, che controllava Ki Group, fino al febbraio 2022 (era nel cda dal 2012). Sempre in Bioera figurava come “responsabile delle relazioni con gli investitori” Canio Mazzaro, ex compagno della senatrice di Fdi.
I pm di Milano hanno chiesto nei mesi scorsi anche la liquidazione giudiziale per Ki Group holding e per la stessa Bioera, altre due società del gruppo del bio, ma queste ultime, nel frattempo, hanno chiesto le cosiddette ‘misure protettive’ per i piani di risanamento, attraverso la composizione negoziata della crisi.