È un percorso fatto di passi lenti, oasi silenziose di verde e rocce scolpite dal vento, alberi monumentali e siti naturalistici che testimoniano il medioevo sardo: a piedi o in bici i visitatori che prenderanno parte al progetto “Noi Camminiamo in Sardegna” ideato dall’assessorato regionale al Turismo in programma fino al prossimo 7 ottobre visiteranno 72 Comuni sardi.
Influencer, giornalisti, videoreporter, camminatori e semplici pellegrini hanno già potuto vivere una tappa del turismo esperienziale a Luogosanto.
Cuore spirituale della Gallura, il borgo incastonato nel granito, fondato dai padri francescani, crocevia di cammini religiosi, centro di devozione e accoglienza che si raccoglie attorno alla basilica di Nostra Signora di Locusantu è meta ogni anno di migliaia di pellegrini desiderosi di toccare quella Porta Santa che ogni sette anni si apre al passaggio dei credenti.
Il suo primo cittadino, Agostino Pirredda ha sposato appieno l’idea alla base del progetto promosso dalla Regione con la Conferenza episcopale sarda che vuole valorizzare le vie cristiane e identitarie e puntare su una proposta di turismo lento, sostenibile ed esperienziale.
“È un volano economico che la nostra comunità non può trascurare, – commenta il sindaco Pirredda – vogliamo percorrere questa strada in sinergia con gli altri territori che appartengono ai diversi cammini e agli itinerari spirituali”.
Ventidue le chiese campestri presenti nel territorio di Luogosanto, tutte ristrutturate e visitabili sulle quali il Comune ha investito negli ultimi tempi, collegandole insieme tramite un percorso ed inserendole in una mappa ufficiale che consente ai turisti di conoscere quella Sardegna e Gallura più intima e meno esplorata, ma ricca di storia, di sapere, di profumi, di tradizioni e sapori.