Braccio di ferro e trattative serrate tra maggioranza e opposizione, fuori dall’Aula del consiglio regionale, dove era in corso la discussione sulla mozione per il cessate fuoco a Gaza.
Tra una conferenza dei capigruppo e l’altra si doveva stabilire il calendario delle prossime riunioni e sciogliere l’ingorgo istituzionale che rischia di far saltare scadenze importanti.
Risultato: i lavori del Consiglio riprenderanno il 5 novembre, e all’ordine del giorno vedranno per primo il ddl 53 di variazione di bilancio, da approvare il prima possibile per poter spendere le risorse destinate, e a seguire il ddl 45 sulle aree idonee per gli impianti da energia rinnovabile, insieme ad alcune mozioni.
La maggioranza in realtà avrebbe voluto anticipare la data della seduta al prossimo lunedì 28, proprio per accelerare sulla manovra finanziaria che riassegna 530 milioni di risorse, ma l’opposizione ha rifiutato.
Dall’altra parte, poi, è stata la maggioranza a negare la richiesta di esame d’urgenza, secondo l’articolo 102 del regolamento, per la legge di iniziativa popolare cosiddetta Pratobello 24, incardinata nelle commissioni Ambiente e Attività produttive come “legge di iniziativa popolare n. 3 (impianti fotovoltaici industriali a terra e eolici terrestri e tutela del territorio)”.