Tutte le donne (o quasi) di John Le Carré: sta per uscire in Gran Bretagna e negli Usa The Secret Life of John Le Carré, in cui Adam Sisman, il biografo ufficiale dello scrittore, fa una carrellata dei molti amori illeciti su cui l’autore di La Spia che Venne dal Freddo, scomparso nel dicembre 2020, aveva chiesto il silenzio finche’ fosse stato in vita.
Otto anni fa Sisman aveva dato alle stampe la biografia autorizzata ricercando la quale era venuto a conoscenza dell’esistenza di molte amanti collezionate dallo scrittore (vero nome David Cornwell) nell’arco dei suoi due matrimoni.
“Sono una chiave per aprire la sua fiction”, afferma ora giustificando la decisione di portare per la prima volta in luce i molti (anche se non tutti) tradimenti: “Sono una chiave per aprire la sua fiction”. Le Carré glielo aveva spiegato esplicitamente: “Le infedelta’ hanno prodotto dentro di me una dualita’ e una tensione che divenne una droga necessaria per la mia scrittura. Non una ‘parte oscura’ della mia vita, separate dalla ‘alta vocazione letteraria’, ma, ahime’, una parte integrante e inseparabile”. E in un altro biglietto aveva elencato le ragioni della sua insaziabile caccia al genere femminile: tra queste depressione e paura delle donne, carnalita’, autodistruzione e la ricerca continua dell’amore. Sisman e’ stato in grado di identificare undici partner con cui lo scrittore ebbe rapporti fuori dal matrimonio: di Susan Kennaway, moglie dell’amico scrittore James Kennaway, gia’ si sapeva avendola lei dettagliata nel romanzo Some Gorgeous Accident e lui The Naive and Sentimental Lover.
Delle 11 amanti al centro del nuovo libro che uscira’ il 12 ottobre in Gran Bretagna e due settimane dopo negli Usa, tre sono morte (una in un incidente stradale, un’altra in un attentato e la terza suicida), mentre altre due non hanno voluto parlare. Molte erano sposate con i suoi amici. Molte amanti, secondo Sisman, sono riconoscibili in personaggi di importanti romanzi come Lizzie Worthington di L’Onorevole Scolaro o Tessa Quayle, l’attivista di Constant Gardner. Molte erano piu’ giovani di lui, e alcune molto piu’ giovani: una era l’au pair che badava al figlio piu’ piccolo. Con Sue Dawson, di 30 anni piu’ giovane, John ebbe due storie a 14 anni di distanza. Altre, citate con nome e cognome in una anticipazione pubblicata dal Times, sono Liz Tollinton, una dattilografa dell’Mi5 che John aveva convinto a fargli da segretaria (il fatto che fosse vergine fu per lui irresistibile) e Liese Deniz, la bella figlia di un camionista soffriva di disordine bipolare (fu lei a suggerire che Alec Guinness avesse la parte di George Smiley). Le Carre’, morto nel 2020, aveva proibito di scriverne nella biografia del 2015. Perche’ dunque ora? “Mi disse che non gli importava quanto avrei scritto quando non c’era piu'”, ha spiegato Sisman nella anticipazione sul Times: “La seconda moglie Jane e’ morta poche settimane dopo di lui, mentre i tre figli pensano che in generale qualsiasi informazione sul padre che possa aiutare a far capire la sua opera dovrebbe essere pubblica. La reticenza non ha piu’ ragion d’essere”.