La casa di Joyce Lussu è in vendita.
L’affascinante e storica villa a San Tommaso di Fermo, di una delle più grandi protagoniste culturali del Novecento, scrittrice, traduttrice, poetessa, e simbolo della lotta partigiana contro il nazifascismo, è da qualche giorno ufficialmente sul mercato immobiliare. Ma a iniziare dalla famiglia e dal nipote Tommaso Lussu, nonché dagli amici di sempre di Joyce, resta la speranza che questo autentico gioiello dal grande valore storico, possa essere rilevato da qualche ente pubblico, a cominciare dal ministero dei beni culturali, così da essere preservato e valorizzato.
I tre piani, la dependance all’inglese a pochi passi e il grande giardino sono stati visitati dall’ANSA con una guida di eccezione, la scrittrice Silvia Ballestra che di Joyce Lussu, al secolo Gioconda Beatrice Salvadori Paleotti, ha scritto un’ampia e dettagliata biografia nel libro “La Sibilla. Vita di Joyce Lussu”. “La famiglia e tutti gli amici di Joyce vorrebbero che questa dimora divenisse una casa conservata, una casa museo aperta a tutti. Un centro di documentazione, un luogo dove discutere, parlare di pace, dove fare storia”, dice Ballestra dal salone più bello che dà sulla veranda.
“Per questo vogliamo rivolgere un appello al ministero della cultura, ma anche alle istituzioni locali e regionali e agli enti pubblici che normalmente si occupano della tutela del patrimonio artistico e culturale del Paese: acquistate questa casa, conservatela, tenetela viva”, aggiunge la scrittrice. Dopo la decisione della famiglia di cederla, per l’impossibilità di continuare a prendersene cura, sono stati in molti a mobilitarsi per tentare di salvare il grande patrimonio che rappresenta questa abitazione, ancora perfettamente arredata come quando era vissuta da Joyce. Da Società Operaia di Fermo, all’Istituto Emilio e Joyce Lussu di Cagliari, passando dal Circolo Rosselli di Firenze e dalle amiche veneziane, tutti si stanno attivando perché la casa diventi una nuova culla della memoria e del sapere.
“Qui – sottolinea Ballestra – ci sono molte tracce dell’opera di Joyce, i suoi libri, i suoi pensieri. Tutto parla di lei”.
Visitare le numerose stanze, entrare in contatto con libri e oggetti antichi, ammirare i quadri che in alcuni è ritratta proprio la partigiana, è come immergersi nella vita di questa donna nata nel 1912 e scomparsa nel 1998. “Joyce Lussu è stata una Sibilla del Novecento, una grande protagonista della nostra storia – ricorda – È stata scrittrice, poetessa, traduttrice e partigiana. È stata decorata con una medaglia d’argento al valor militare per la lotta di liberazione dal nazifascismo. Tutto questo e molto altro – conclude Ballestra – si continua a respirare e vivere tra queste mura, perderlo sarebbe un grande peccato”.