“Quello che è accaduto ieri in Sardegna con più di quaranta incendi alimentati dal forte vento di maestrale costituisce ormai purtroppo una tragica consuetudine per la nostra isola, tanto drammatica quanto ampiamente prevedibile”, afferma Graziano MIlia, Sindaco di Quartu in un post sui social.
“I focolai hanno interessato in modo preoccupante anche l’area del Parco del Molentargius sino ad arrivare a lambire la spiaggia del Poetto. Sono state messe in campo tutte le risorse disponibili, sia del sistema regionale che della protezione civile a tutti i livelli” …” Voglio qui ringraziare il corpo dei Vigili del Fuoco, con un pensiero a chi, nello svolgimento del suo compito, è rimasto pur leggermente ferito, a maggior riprova della difficoltà della situazione e del pericolo che ne sarebbe potuto derivare anche per persone e cose, oltre all’inquantificabile danno nei confronti della natura”, scrive ancora Milia.
“Ringrazio anche le forze di polizia, il Corpo Forestale, i Vigili Urbani, prontamente intervenuti, il Comitato Comunale per la Protezione Civile che ha operato per tutta la giornata, particolarmente la Paff e il NOS e tutti coloro i quali a vario titolo si sono dati da fare: la Prefettura, il Centro regionale di Protezione Civile, l’Assessore Regionale all’Ambiente Marco Porcu che si sono interessati e sono rimasti in contatto con noi per tutta la giornata di ieri”, prosegue il post.
“Non è questo il momento di aprire discussioni su quanto accaduto, quando ancora la priorità rimane quella di mettere in sicurezza il nostro territorio. Conosciamo il livello di impegno di uomini e mezzi occorso nelle ore appena trascorse in tutta l’isola, a fronte di un’emergenza generalizzata. Certo è che le avvisaglie di quanto accaduto a Posada e Muravera avrebbero potuto suggerire prudenzialmente una messa in allerta dei mezzi aerei già dalla mattinata di ieri. Siamo comunque riusciti a far fronte ai focolai con i mezzi e le possibilità che avevamo, ed oggi possiamo dire di aver scongiurato il peggio, seppur con gravi danni all’ambiente e all’avifauna del nostro territorio”, afferma ancora il Sindaco.
“A questo proposito, non si può non aprire una parentesi sullo stato in cui versa il Parco del Molentargius: non è possibile che questo parco di rilevanza regionale costituito alla fine degli anni 90 continui ad operare senza personale e senza strumenti per poter controllare almeno ciò che accade all’interno del suo perimetro. Attualmente sappiamo essere attivo un piccolo distaccamento del Corpo Forestale che si deve occupare anche della sella del Diavolo, di Monte Urpinu e così via” …”E’ evidente che per come è ora, questa non è una struttura nelle condizioni di intervenire e prevenire emergenze come quella verificatasi ieri. Se un Parco c’è, occorre dunque dotarlo di tutti i poteri e gli strumenti necessari a garantire una piena operatività ed una salvaguardia reale dell’immenso bene ambientale e faunistico ivi presente. Per questo sollecito ancora una volta la sensibilità degli organi regionali preposti, in particolare l’Assessore regionale all’Ambiente che sono sicuro condividerà con noi l’urgenza di una presa d’atto e di azioni concrete da condividere insieme alle amministrazioni di Cagliari e Quartu, su cui si affaccia per la maggior parte il compendio del Molentargius-Saline”, conclude Milia che non fa alcun accenno sui funghi antincendio o bocchette d’acqua che non erano funzionanti e che avrebbero aiutato le forze presenti durante le operazioni di spegnimento.