L’inchiesta Monte Nuovo continua a far parlare di sé, ed è proprio di ieri la notizia della richiesta di rinvio a giudizio per 34 persone indagate, a seguito delle indagini preliminari chiuse lo scorso maggio dal magistrato Emanuele Secci. Alcuni di questi indagati erano già stati arrestati nel settembre 2023, segnando l’inizio di un’inchiesta che ha rivelato collegamenti inquietanti nella criminalità sarda.
Come riportato dall’Unione Sarda, la Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Cagliari, responsabile delle indagini condotte dal Ros dei Carabinieri, ha accertato che gli indagati avrebbero costituito e promosso un’associazione di tipo mafioso, impegnata nella commissione di vari reati.
Tra i nomi noti coinvolti nell’inchiesta figurano l’ex assessora regionale della prima giunta Solinas, Gabriella Murgia, il rettore dell’Università di Sassari, Gavino Mariotti, e il primario del reparto di Terapia del dolore dell’ospedale Binaghi di Cagliari, Tomaso Cocco.
In aggiunta, alcuni degli indagati sono accusati di aver fornito assistenza a Graziano Mesina durante la sua latitanza. Il giudice dell’udienza preliminare (gup), Luca Melis, ha già fissato la data per l’udienza preliminare al 10 febbraio.