Sono stati acquisiti agli atti del processo sulle presunte irregolarità nelle nomine di alcuni dirigenti della Regione Sardegna le telefonate e i messaggi intercorsi tra le persone coinvolte.
Lo ha deciso oggi la seconda sezione del Tribunale di Cagliari, presieduta da Giovanni Massidda, respingendo le contestazioni delle difese, che si erano opposte all’acquisizione dei tabulati in possesso dell’accusa perchè a loro dire avvenuta al termine delle indagini.
Sul banco degli imputati con l’accusa abuso d’ufficio ci sono il governatore Christian Solinas e l’allora assessora al Personale, ora passata all’Agricoltura, Valeria Satta: a lei viene contestato anche il reato di concussione.
Il presidente della Regione, come nella precedente udienza, era in aula, assente invece per motivi istituzionali l’assessora Satta. Per la stessa vicenda, con il rito abbreviato, era stata condannata, nell’ottobre 2022, a 2 anni e otto mesi la ormai ex responsabile del gabinetto della presidenza, la magistrata del Consiglio di Stato Maria Grazia Vivarelli, accusata anche di induzione indebita, oltre che di abuso d’ufficio.
Al centro dell’inchiesta della Procura le nomine, ritenute illegittime per mancanza dei requisiti, della direttrice generale della presidenza della Giunta regionale, l’avvocata Silvia Curto, e del direttore generale della Protezione civile Antonio Pasquale Belloi.
Oggi è proseguita la deposizione del tenente colonnello del nucelo di polizia economica e finanziaria della Guardia di finanza, Roberto Locco, che all’epoca dei fatti, tra il 2019 e il 2020, aveva condotto le indagini. L’ufficiale, chiamato sul banco dei testimoni dal pm Andrea Vacca, ha risposto al controesame degli avvocati della difesa Massimiliano Ravenna e Salvatore Casula. Il processo è stato aggiornato al 9 febbraio nonostante i legali di Solinas e Satta abbiano fatto presente l’imminenza delle elezioni regionali previste nei primi mesi del 2024.