Sono più di sessanta gli ex detenuti che hanno potuto partecipare al programma LIBERI (Lavoro, Inserimento, Bilancio di competenze, Esperienza, Riscatto sociale, Inclusione), pensato con l’obiettivo di aiutarli a reinserirsi nella società attraverso progetti personalizzati. Il programma, voluto dall’Assessorato regionale del Lavoro e dall’Aspal e finanziato col Fondo sociale europeo, ha consentito loro di compiere un percorso non solo di formazione ma anche di tirocinio, empowerment e mentoring per aumentare così le possibilità di inclusione attiva, riducendo il rischio di povertà ed esclusione sociale. Al termine del percorso, per 21 di loro è arrivato un contratto di lavoro, per alcuni a tempo determinato e per altri a tempo indeterminato. Un traguardo importante in un mercato del lavoro spesso difficile per le categorie più fragili.
“Un progetto di riscatto e di reinserimento sociale importante che riduce i rischi di esclusione sociale e lavorativa – ha affermato l’assessore regionale del Lavoro, Ada Lai – Il lavoro, infatti, rappresenta un punto di partenza per favorire un processo di cambiamento e riprendere in mano la propria vita in modo positivo. Ritrovare un equilibrio, ristabilire una routine giornaliera, può aprire nuove porte e accrescere il senso di responsabilità verso sé stessi e gli altri, ma soprattutto, prevenire le recidive e le ricadute delinquenziali”.
Così Maika Aversano, direttrice generale dell’Aspal: “Abbiamo fatto rete con gli uffici penitenziari, le associazioni del terzo settore e le imprese e questo progetto ha dato subito ottimi risultati, segno evidente che questa sperimentazione dovrà proseguire fino a diventare una modalità ordinaria per accompagnare persone particolarmente fragili come i detenuti nel loro percorso di reinserimento nel mondo del lavoro e nella società“.
Il progetto, sviluppato in collaborazione con i Servizi sociali della Giustizia (Uffici Esecuzione Penale Esterna – UEPE e Uffici Servizi Sociali Minorenni – USSM), ha portato alla presentazione di tre progetti da parte di cooperative che hanno partecipato all’avviso pubblico. Si tratta del progetto Telemaco rivolto a 32 utenti (per l’area che comprende la vecchia provincia di Cagliari e Oristano), del progetto Nestore per 16 utenti (area vecchia provincia di Sassari) e Giro di Boa per 16 utenti (area vecchia provincia di Nuoro). I primi due progetti sono stati curati dalla Cooperativa sociale Il seme in partnership con l’IFOLD, mentre il terzo dalla Cooperativa Lariso, in partnership con la Cooperativa Progetto H.