«Con la base NATO quartier generale della nuova forza di intervento rapido dell’Alleanza, Solbiate Olona diventa uno dei principali obiettivi sensibili in caso di guerra». Ci sarà l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, attuale segretario nazionale del movimento Indipendenza!, alla guida del presidio di protesta in programma domenica prossima, 14 luglio, di fronte alla Base NATO di Solbiate Olona, che ha sede nella caserma Ugo Mara.
Un’iniziativa contro il Comando strategico NATO varato ufficialmente lo scorso 1° luglio. «Non sulla mia terra. Non nel mio nome. Pace in Europa» gli slogan della manifestazione, che richiamano il celebre “Not in my name”.
Indipendenza! si definisce «il nuovo partito del “sovranismo sociale”», guidato da Gianni Alemanno, ex ministro di AN e già sindaco di Roma. Con questa iniziativa il movimento «intende lanciare una campagna di protesta contro la scelta del piccolo centro della provincia di Varese come Quartier Generale della nuova Forza di intervento rapido dall’Alleanza atlantica in Europa. Una scelta che trasforma Solbiate Olona in uno dei principali obiettivi sensibili nel caso di una reazione bellica diretta a colpire il cuore dell’Alleanza atlantica in Europa.
Pochi giorni fa la sede del nuovo strumento NATO, denominato ARF (Allied Reaction Force) ovvero Forze di Reazione Alleate, è stata inaugurata alla presenza delle massime autorità militari europee e con il plauso del Governo Meloni, che continua ad aumentare vertiginosamente il coinvolgimento dell’Italia in questo strumento militare».
Indipendenza!, al contrario, chiede non da oggi il superamento dell’Alleanza atlantica, per andare verso lo scioglimento della NATO sostituendola con un nuovo sistema militare di difesa europeo. La Nato – sostengono Alemanno & C. – ci sta trascinando da decenni in guerre non nostre, contribuendo ad aumentare la sudditanza italiana nei confronti di scelte politiche e militari decise dall’Amministrazione Biden e dalle altre cancellerie europee. Oltretutto, l’impegno italiano viene potenziato proprio mentre il livello di allerta è stato appena innalzato, da parte degli Stati Uniti, in tutte le basi NATO incluse quelle di casa nostra. Alle popolazioni locali, finora tenute lontane da ogni presa di coscienza, Indipendenza! ricorda che, in caso di guerra, le loro famiglie e le loro case sono a pochi chilometri da quello che è diventato uno dei principali bersagli militari dell’intera Europa».