Edizione speciale di Internazionale a Ferrara per festeggiare i 30 anni del giornale che ogni settimana porta in Italia il meglio della stampa straniera. Dal 29 settembre al 1 ottobre torna nella città estense il festival di giornalismo organizzato da Internazionale e dal Comune di Ferrara, ma quest’anno con un format nuovo pensato per celebrare il “compleanno” della testata diretta da Giovanni De Mauro. Colonialismo, megalopoli, razzismo, Ucraina, intelligenza artificiale, democrazia, attivismo. Questi sono solo alcuni dei temi scelti come filo conduttore di questa edizione per riassumere i 30 anni di storia raccontati dalla rivista. Dalla Palestina occupata all’Ucraina invasa, dal boom demografico africano al cambiamento climatico, dalla crisi generata dall’abuso degli oppioidi negli Usa al nuovo mondo creato dall’IA: il meglio del giornalismo internazionale si dà nuovamente appuntamento a Ferrara per raccontare attraverso talk, dialoghi e panel, i cambiamenti e le contraddizioni del mondo che viviamo.
Tanti gli ospiti in arrivo a Ferrara da ogni parte del mondo. Tra gli altri, la giornalista israeliana Amira Hass, che parlerà del colonialismo israeliano in Palestina, e Elaíze Farias giornalista brasiliana, direttrice del media digitale Amazônia Real, che racconterà la sua idea di giornalismo “postcoloniale” per mettere al primo posto le voci delle persone emarginate in Amazzonia. E poi, lo scrittore salvadoregno caporedattore del giornale online El Faro, Óscar Martínez, che alla vigilia delle elezioni in Salvador parlerà di violenza e corruzione, lo statunitense Howard French, autore di L’Africa e la nascita del mondo moderno (Rizzoli), che porterà al festival una riflessione sugli effetti delle trasformazioni urbane in corso nel continente africano.
A Internazionale a Ferrara torna anche Gary Younge, scrittore e editorialista di The Guardian, dopo essere stato per oltre un decennio inviato di punta della testata negli Stati Uniti. Younge porterà al festival un talk su come è cambiato il mestiere per un giornalista nero. E ancora: Ben Smith, una delle firme più influenti degli Stati Uniti, già direttore di BuzzFeed News e media columnist del New York Times, oggi fondatore del nuovo progetto giornalistico Semafor, dialogherà sul futuro dell’informazione con Giovanni De Mauro. Al festival anche Anant Nath, fondatore della rivista indiana di giornalismo narrativo Caravan, e il giornalista statunitense Keegan Hamilton, autore del podcast Painkiller: America’s Fentanyl Crisis, sui crescenti casi di dipendenza da oppioidi sintetici negli Stati Uniti. Evgeny Morozov, giornalista, scrittore e sociologo bileorusso esperto di tecnologia e di internet, sarà a Ferrara per analizzare le sfide poste dall’intelligenza artificiale e avvertire sui possibili rischi anti-democratici connessi all’uso crescente della nuova tecnologia.
Si parlerà di attualità e società con Sarah Jaffe, giornalista statunitense che tratta di giustizia economica, movimenti sociali, genere, cultura pop, che insieme alla sociologa Francesca Coin dialogherà sui cambiamenti del mondo del lavoro; con la stand up comedian femminista Luisa Merloni; con il filosofo sociale Roman Krznaric, che nei suoi libri parla del potere di cambiamento delle idee; con la sceneggiatrice Francesca Manieri, che a partire dalla serie Netflix Supersex spiegherà come il porno sia una lente per rileggere i rapporti di genere. E ancora, il saggista Timothy Garton Ash e la sua “storia del presente”, l’epidemiologo Giuseppe Ippolito, l’esperta di IA Ivana Bartoletti, con il suo sguardo femminista sugli sviluppi dell’Intelligenza Artificiale, Philip Lymbery, CEO dell’organizzazione internazionale Compassion in World Farming e autore di Restano solo sessanta raccolti. Come raggiungere un futuro in armonia con la natura (Nutrimenti), il nuotatore artistico Giorgio Minisini, autore de Il maschio. Come inseguire i sogni senza perdere se stessi: la mia vita nel nuoto artistico (Sperling & Kupfer).