Invasione di cinghiali a Olbia, esposto in procura

Un esposto alla procura della Repubblica di Tempio Pausania per denunciare la grave situazione delle discariche abusive e la conseguente invasione di cinghiali: è l’epilogo di una situazione che va avanti da mesi a Olbia e che ha visto oltre mille persone firmare una petizione per chiedere all’amministrazione comunale guidata da Settimo Nizzi di porre fine a questo degrado e pericolo.

L’esposto verrà presentato dall’avvocato Christian Cicoria, da sempre impegnato nella lotta contro i cinghiali in città.

La sua nomina arriva dopo le numerose aggressioni da parte di branchi di animali selvaggi sia a persone che ad animali domestici.

Le scorribande di gruppi di cinghiali in alcune zone olbiesi, come quelle di Olbiamare vicino all’aeroporto Costa Smeralda, e Poltu Cuadu, sono all’ordine del giorno: al calare della sera è possibile avvistarli mentre rovistano tra le buste abbandonate della spazzatura.

L’ultimo avvistamento risale a ieri sera, quando intorno alle 23 un branco di cinghiali ha attraversato la strada statale 125 per raggiungere l’isola ecologica del piazzale Costante Girardengo. Da mesi su Facebook è stato creato un gruppo, “Emergenza cinghiali e rifiuti a Olbia”: tutte le sere si riuniscono per dissuadere chi abbandona i rifiuti davanti all’eco box e tentare di scacciare i cinghiali che vi arrivano.

Anche i barracelli e le guardie eco zoofilie transitano ogni sera in questa zona, ma la situazione – dicono i cittadini – è diventata insostenibile.

“Tempo fa una donna è stata aggredita, da poco un bambino in bicicletta è stato inseguito da un cinghiale e per difendersi ha dovuto scagliargli contro un vaso di fiori. E un cagnolino è stato ucciso proprio a pochi passi dall’abitazione dei suoi proprietari – spiega l’avvocato Cicoria – abbiamo detto già in passato che non volevamo l’abbattimento di questi animali, ma chiediamo soluzioni adeguate per far vivere serenamente gli abitanti di questi quartieri anche la notte, soprattutto con l’arrivo dell’estate”, riporta l’Ansa.

Exit mobile version