Il 30 Ottobre, al Liceo Don Lorenzo Milani, c’è stato il primo Focus di “Io parlo l’arte”, una serie programmatica d’incontri tra addetti ai lavori del sistema artistico contemporaneo e gli studenti.
L’incontro, sotto forma di botta e risposta tra gli studenti e l’artista Jorit, si è tenuto nell’aula/area green del Liceo, dove il pittore muralista (“non mi definisco artista e non so cosa voglia dire”, ha detto agli studenti), nato come street artista, in quadro di dialettica civica e aperta che sa calibrarsi in formazione didattica individuale, a uso e consumo di giovani creativi, si è sottoposto a mitragliate di domande di studenti. Jorit sollecitato dagli studenti ha raccontato del suo profilo di formazione, passante per l’Alta Formazione Artistica di Napoli (“Il mio Maestro di cattedra è stato Ninì Sgambati, un concettuale che mi ha aperto la mente, ma che dal punto di vista della tecnica e del fare pittorico non mi ha trasmesso niente.”), ha plasticamente disegnato le sue idee su cosa debba essere un creativo in età contemporanea (“Obey è stato un mio modello di riferimento, ma non ho condiviso la sua posizione sul conflitto Russia-Ucraina”, e parlando del conflitto Israele-Palestina, in relazione alla sua esperienza d’artivista: “pensate se a Napoli arrivasse lo stato d’Israele e dicesse questa non è più casa tua!”).
Ha raccontato del suo percorso da studente in un Liceo a indirizzo scientifico, e con schiettezza, alla domanda “come hai raggiunto il successo?”, ha risposto “facendomi il mazzo e lavorando tanto”, si è anche espresso sul suo rapporto con la committenza: “scarto molte commissioni se non m’interessa il contenuto, ma chiaramente ho un rapporto produttivo con le commissioni.” Questo è il Liceo del futuro presente, quello dove specialisti e addetti ai lavori, s’affiancano ai docenti trasmettendo la loro esperienza diretta nel territorio che condividono con gli studenti, traducendo questo in dialettica didattica che mira a consentire allo studente un posizionamento prospettico in relazione al mondo creativo che verrà.
Il 7 Novembre il calendario proseguirà con il secondo incontro, gli studenti incontreranno Roberto Colantonio, autore e avvocato, esperto legale di problematiche legate alla street art, autore di “La street art è illegale? Il diritto dell’arte di strada”. Così si contrasta la dispersione scolastica, partendo dal territorio, dalla formazione e alta formazione artistica, lo stesso Jorit ha scelto dopo la maturità liceale scientifica, un percorso d’Alta Formazione Artistica, che gli ha consentito (anche per contrasto) di definirsi come identità artistica che andasse ben oltre ciò che lo stesso territorio poteva offrirgli (in termini di critica e consenso), adesso chiudete gli occhi e pensate a una realtà come Cagliari, dove l’Alta Formazione Artistica pubblica non è mai nata e mai stata.
Di Mimmo Di Caterino