Il ministero degli Esteri pakistano afferma di aver convocato il rappresentante iraniano a Islamabad per protestare contro “una violazione ingiustificata del suo spazio aereo”.
“Questa violazione della sovranità del Pakistan è totalmente inaccettabile e può avere gravi conseguenze”, ha avvertito il dicastero in un comunicato spiegando che l’attacco sul territorio pakistano ha “causato la morte di due bambini innocenti e il ferimento di tre bambine”.
La dichiarazione di Islamabad non specifica dove sia avvenuto l’attacco iraniano, ma diversi account sui social media pakistani hanno riferito di esplosioni nella provincia del Baluchistan, dove i due paesi condividono un confine di quasi mille chilometri. Le autorità iraniane non hanno al momento rilasciato dichiarazioni. Teheran e Islamabad si accusano spesso a vicenda di consentire ai gruppi ribelli di operare dai rispettivi territori per lanciare attacchi, ma è raro che le forze ufficiali dei due paesi intervengano. “Ciò che è ancora più preoccupante è che questo atto illegale è avvenuto nonostante l’esistenza di diversi canali di comunicazione tra Pakistan e Iran”, ha aggiunto il ministero. “Il Pakistan ha sempre sostenuto che il terrorismo è una minaccia comune a tutti i paesi della regione e richiede un’azione coordinata. Tali atti unilaterali non sono in linea con le relazioni di buon vicinato e possono seriamente minare la fiducia bilaterale”, ha sottolineato il comunicato di Islamabad.
L’ambasciatore iraniano all’Onu Saeed Iravani ha difeso i recenti attacchi contro gli “elementi del Mossad” nella vicina città irachena di Erbil e contro le “basi dei terroristi, compreso l’Isis” a Idlib in Siria. Ieri sera l’Iran ha anche lanciato attacchi missilistici e droni sul vicino Pakistan, che confina con la provincia sud-orientale del Sistan-Baluchestan, annunciando di aver demolito due basi del gruppo separatista sunnita Jaysh al-Adl.