L’Antitrust ha avviato un’istruttoria, nei confronti delle società Iren, Iren Energia, Iren Ambiente e Iren Mercato, per accertare l’esistenza di possibili violazioni delle norme sull’abuso di posizione dominante relativamente al mercato del teleriscaldamento.
Stessa procedura nei confronti di A2a. Lo si legge nell’ultimo bollettino.
“In un contesto in cui si registra l’assenza di poteri di intervento dell’Autorità di regolazione settoriale, – spiega l’autorità guidata da Roberto Rustichelli riferendosi ad Iren – è possibile ipotizzare l’esistenza di condotte che possono prefigurare un abuso di posizione dominante”.
“L’utilizzo, da parte di Iren, di formule di pricing basate sull’evoluzione dei prezzi del gas naturale, anche laddove il calore fornito sia ottenuto prevalentemente da fonti energetiche diverse in assenza di meccanismi correttivi per livelli del prezzo del gas estremamente alti, appare suscettibile di trasferire sui consumatori un onere eccessivo. Un simile meccanismo di definizione del prezzo, – spiega ancora l’autorità – in seguito agli aumenti significativi del costo del gas, registrati a partire dagli ultimi mesi del 2021, appare quindi suscettibile di aver condotto all’applicazione di prezzi eccessivi, generando extraprofitti per le società del gruppo Iren”.
Per A2A scrive: “A partire dal settembre 2022 sono pervenute alcune segnalazioni che lamentano l’onerosità delle tariffe del servizio del teleriscaldamento e le difficoltà di staccarsi dalla rete di Tlr. Le segnalazioni denunciavano notevoli aumenti dei corrispettivi richiesti per il servizio, che non parevano giustificabili con l’aumento del costo delle materie prime. Tali segnalazioni hanno trovato riscontro anche nel dibattito pubblico e sulla stampa, dove sono emerse lamentele circa il possibile ingiustificato aumento delle tariffe del teleriscaldamento in relazione ad alcune reti gestite dal gruppo A2A”.