IV simposio internazionale “Lavoro in armonia”

Il IV Simposio internazionale è stato l’unico evento Eu-Osha con esperti internazionali, grazie al coordinamento scientifico del International Network Academic Stress – INETAS.net un network che dal 2013 include esperti di Spagna, Italia, Irlanda, Centro, Sud America e Australia. il convegno è stato promosso da INAIL Sardegna, da esperti delle Università di Sassari, di Cagliari e colleghi internazionali.

L’indagine OSH Pulse 2022 dell’EU-OSHA mostra che il 27% dei lavoratori soffre di stress, ansia o depressione causati o peggiorati dal lavoro. I problemi di salute mentale sono molto comuni e sono una delle principali cause di disabilità: prima della pandemia di COVID-19 colpivano circa 84 milioni di persone in tutta l’UE. La salute mentale è peggiorata dopo la pandemia secondo le indagini dell’OMS, dell’EU-OSHA e di Eurofound. Durante il convegno si sono affrontati i rischi emergenti associati alla digitalizzazione del lavoro, promuovendo buone pratiche e un approccio antropocentrico nella gestione delle tecnologie digitali. In Italia esiste uno stigma sociale intorno alla salute mentale e coloro che ne soffrono spesso vengono esclusi. Con le giuste misure, tra l’altro semplici e poco costose, molti di questi lavoratori possono proseguire il proprio percorso professionale.

Edgar Breso, PhD, direttore master intelligenza emotiva e coaching, Universidad Jaime I, Spagna ha affermato: “La salute lavorativa e intelligenza emotiva vent’anni fa erano un plus. Dopo la pandemia sono necessarie. È necessario saper misurare, è necessario attuare azioni aziendali e nei gruppi di lavoro ogni anno”.

Silvia Pignata, PhD University of South Australia, e Francesca Brembilla, antropologa aziendale, esperta valutazione welfare e wellbeing, hanno concentrato il loro intervento sul job crafting: “Si tratta di un’azione di miglioramento e di prevenzione del tecnostress, dell’ansia e della depressione lavoro correlate. È stato confermato dalle esperienze nelle università australiane, nel corpo di polizia olandese e, in Italia, con l’esperienza di poste italiane”.

Carlo Pensavalle e Tiziano Antognozzi, Università di Sassari e Università G. D’Annunzio – Chieti hanno detto che “l’inserimento nell’orario lavorativo di laboratori sono azioni di miglioramento e di prevenzione del tecnostress, dell’isolamento e della depressione  correlate al lavoro”.

Secondo Barbara Barbieri e Diego Bellini, PhD psicologia del lavoro e delle organizazzioni, Università di Cagliari: “L’esperienza collaborativa tra esperti di Cagliari e Sassari qui ad Olbia ci conferma che  il valore aggiunto di questo Simposio internazionale. Dobbiamo continuare a lavorare insieme”.

“Il IV simposio internazionale di Olbia e gli eventi sardi della Campagna Europea Salute e Sicurezza 2024  – ha detto Salvatore Fadda, PhD International Stress Network – INETAS.NET – confermano che la Sardegna può essere il territorio ideale per creare ambienti di lavoro salutogeni, iniziando dalla salute emotiva, ed autoregolati iniziando nell’uso della tecnologia, ad esempio inserendo negli enti pubblici la norma del diritto-dovere alla disconessione dai devices una volta al giorno”.

“Olbia è sede ideale per un master internazionale per la formazione di esperti, di managers della salute lavorativa, salute organizzativa e dell’intelligenza emotiva” ha affermato Alfredo Nicifero, Direttore Regionale Inail Sardegna.

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