Jacopo Cullin al Lirico di Cagliari sabato 6 e domenica 7 maggio alle 21 con lo spettacolo “È inutile a dire!”

Dopo il successo registrato nello storico teatro della commedia romana Ambra Jovinelli lo scorso mercoledì, il tour di "È inutile a dire!", lo spettacolo di Jacopo Cullin, ritorna a Cagliari

Dopo il successo registrato nello storico teatro della commedia romana Ambra Jovinelli lo scorso mercoledì, il tour di “È inutile a dire!”, lo spettacolo di Jacopo Cullin, ritorna a Cagliari per due appuntamenti che registrano già il tutto esaurito in ogni ordine di posto.

L’attore e regista cagliaritano, affiancato dall’attore, amico e rodata spalla Gabriele Cossu, andrà in scena domani (sabato 6) e domenica 7 maggio alle 21 al Teatro Lirico, accompagnato sul palcoscenico dal trio guidato da Matteo Gallus al violino, con Riccardo Sanna alla fisarmonica e Andrea Lai al contrabbasso.

«La spedizione romana è andata oltre ogni aspettativa, è bastato un piccolo accorgimento per poter far ridere tutti i romani presenti in sala», racconta Jacopo Cullin. «Una soddisfazione incredibile condivisa con i miei compagni di viaggio. Adesso rientriamo a casa per riabbracciare il pubblico che ci conosce bene, e avere la fortuna di poterlo fare sul palco del Teatro Lirico è la ciliegina sulla torta. Non potrei chiedere di meglio.»

“È inutile da dire!” nasce nella seconda metà del 2018 dalla penna di Cullin, con la precisa volontà di esplorare e approfondire con sottile ironia e raffinata comicità le dinamiche relazionali che caratterizzano il nostro tempo. Attraverso le poetiche e argute visioni di tre dei suoi storici personaggi (Signor Tonino, Salvatore Pilloni e Angioletto Biddi ‘e Proccu), l’autore evidenzia problemi e fragilità della attuale società, dominata dalla precarietà delle relazioni e dalla costante crisi esistenziale che pervade l’essere umano.

Domenica 14 maggio il tour proseguirà al Teatro Eliseo di Nuoro e venerdì 9 giugno Cullin varcherà ancora una volta il Tirreno per approdare al Teatro Manzoni di Milano, luogo simbolo della cultura meneghina.

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