Otto giovani palestinesi sono stati uccisi e altri 13 feriti a seguito dell’assalto delle forze di occupazione sioniste (IOF) della città di Jenin e del suo campo, per la seconda volta, da giovedì mattina.
Oggi, giovedì 9 novembre, in un breve comunicato, il Ministero ha parlato di “8 morti e di 13 feriti, tra cui casi gravi”.
Il direttore dell’ospedale Al-Razi di Jenin, Muhammad Kamil, ha identificato uno dei morti come Ayham Muhammad Al-Amer, 23 anni, fratello del martire Ayser Al-Amer.
Secondo fonti media locali, le IOF hanno preso d’assalto il campo di Jenin, accompagnate da un bulldozer militare.
I cecchini sionisti sono saliti sui tetti di numerosi edifici che si affacciano sul campo, mentre i bulldozer hanno distrutto le strade e le infrastrutture del campo.
Testimoni oculari hanno affermato che le IOF hanno circondato l’ospedale governativo Martire Khalil Suleiman e le aree circostanti, sparando su qualsiasi oggetto in movimento, comprese le ambulanze.
La Mezzaluna Rossa ha affermato che le IOF hanno preso di mira un’ambulanza a Jenin e hanno sparato alla schiena a uno dei membri dell’equipaggio.
Le IOF hanno anche impedito alle squadre mediche di entrare nel campo per evacuare i feriti.
Secondo quanto riportato dall’agenzia ufficiale di stampa palestinese WAFA, “sul posto sono scoppiati violenti scontri che finora hanno provocato la morte di un giovane e il ferimento di almeno 4 cittadini, tra cui un paramedico, con proiettili letali.
Le forze di occupazione sionste stanno inviando ulteriori rinforzi alla città e al campo di Jenin da tutti gli assi, supportati da bulldozer militari, tra un intenso sorvolo di aerei.
Il numero totale dei morti palestinesi in Cisgiordania, dal 7 ottobre, ha raggiunto i 169, e 377 dall’inizio del anno.