L’economia delle due ruote gira anche in Sardegna: 82 imprese, oltre 200 addetti e circa 30mila persone usano la bici quotidianamente.
Solo due anni fa il totale delle aziende non superava le 31 realtà.
La spesa media giornaliera di un cicloturista si aggira sui 130 euro contro i 70 euro di chi preferisce una vacanza al mare. E’ quanto emerge dal rapporto Artibici 2023, dossier realizzato dall’ufficio studi di Confartigianato Imprese Sardegna per analizzare la filiera della bicicletta e per comprenderne le tendenze future.
A livello territoriale, 30 imprese, di cui 9 artigiane, si trovano nel nord dell’Isola (Sassari-Gallura), 20 nella vecchia provincia di Cagliari (14 artigiane), 15 a Nuoro (2 artigiane), 12 nel dud Sardegna e 5 a Oristano (3 artigiane). La crescita dell’economia della bike economy è continuata anche durante la pandemia. Nel 2021, infatti, il settore ha superato dell’8,8% il corrispondente periodo del 2019, dimostrandosi come uno dei comparti più interessanti e in crescita della manifattura e dell’artigianato.
Una passione, quella per le due ruote, che fa sviluppare un sistema coinvolgendo, direttamente e indirettamente, artigiani,commercianti, imprese di costruzione, lavori pubblici e turismo.
“Questi dati dimostrano come la bicicletta sia l’asso nella manica del settore, comparto capace di adattarsi e rispondere ai nuovi bisogni emersi – commenta la presidente di Confartigianato imprese Maria Amelia Lai – Un crescendo che interessa non solo la produzione ma anche la svolta verso la mobilità attiva che abbraccia i temi ambientali, turistici, della salute e del benessere”.
Complessivamente sono 2.700 i chilometri della rete ciclabile disponibile in Sardegna, con 52 itinerari dal nord al sud e possibilità di ampliamento grazie alle numerose linee di finanziamento con importi consistenti, fondi da ttingere soprattutto dal Pnrr