In Spagna, la Federazione Nudista-Naturista della Catalogna ha lanciato una campagna contro quella che viene definita “l’invasione tessile” e cioè la presenza sempre più nutrita, anche a causa dei social network e dei blog di viaggi, con i loro consigli, di turisti “vestiti” sulle spiagge, spesso nascoste o difficilmente raggiungibili, frequentate per tradizione da nudisti.
C’è da dire che in Spagna, a differenza di altri Paesi come l’Italia, non esiste una netta separazione tra spiagge nudiste-naturiste e spiagge normali, perché in realtà il nudismo non è proibito e teoricamente si può scegliere di stare nudi su qualunque spiaggia, ma nel tempo alcune spiagge, le meno turistiche e più nascoste, appunto, sono state scelte dalla comunità naturista come luoghi preferenziali.
La Federazione denuncia che molti naturisti stanno rinunciando a frequentare le loro tradizionali spiagge perché troppo affollate e se prima chi arrivava in una spiaggia nudista sapeva che per restare doveva togliersi il costume, oggi molti non si fanno più problemi a restare vestiti.