Il 25 aprile è cominciata ufficialmente la 368/a Festa di Sant’Efisio, con il cocchio che ha fatto il suo ingresso nella chiesetta di Stampace a Cagliari e il passaggio di consegna tra i terzi Guardiani.
Una festa molto amata dai cagliaritani – che sciolgono il voto per la liberazione dalla peste nel 1656 – ma anche dai tanti turisti che ogni anno seguono la processione dell’1 maggio in presenza attraverso le tv straniere accreditate per l’evento di colori e tradizioni sarde.
Ora il cocchio del Santo e la chiesa di Nora, sul litorale di Pula dove il Santo venne martirizzato, sono stati riprodotti in mattoncini Lego dal brickbuilder Maurizio Lampis, presidente del museo del mattoncino Karalisbrick, appena trasferito a Quartu Sant’Elena. Accanto a queste due nuove opere – che si affiancano a quelle più note della Fontana di Trevi e della Piazza San Marco a Venezia – anche un mosaico con l’effigie di Sant’Efisio.
“Ci sono voluti 3 mesi per realizzare tutti i 3 diorami dedicati a Sant’Efisio: per il cocchio sono stati utilizzati 350 mattoncini Lego, per il mosaico 4500 pezzi mentre per la chiesa di Nora 12.000 pezzi. Le tre opere sanno esposte nell’ex pretura in Via Nora a Pula dal 30 aprile al 4 maggio in una mostra d’arte collettiva.
“Questi sono rispettivamente i miei 20/o, 21/o e 22/o monumenti sardi ispirati alle bellezze dell’Isola – dice all’ANSA Lampis -. Dopo Gigi Riva volevo colpire nuovamente il cuore dei sardi con la rappresentazione della Festa religiosa per eccellenza in Sardegna, quella dedicata a Sant’Efisio. Gigi Riva e Sant’Efisio sono due istituzioni nell’isola e rappresentarli in mattoncini Lego è stata una immensa soddisfazione, quasi simbolicamente voler abbracciare un intero popolo”.