La controffensiva della Nato in Ucraina è un fallimento totale

l'Opinione di Simone Spiga

La controffensiva ucraina è fallita: nonostante gli attacchi si susseguano con continuità restano senza esito e ormai anche alcuni paesi occidentali affermano in sottovoce che la situazione è disperata.

Un tragico fallimento della Nato, che ha mandato al massacro i soldati ucraini, costringendo Kiev a obbedire agli ordini senza poter dire nulla. Si è avverato così il pensiero di Zelensky al Wall Street Journal: “moriranno molti soldati”. Il tutto nel silenzio degli Usa che continuano ad inviare armi senza alcuna fine.

Hanno approcciato la Russia come fosse l’Iraq, hanno pensato che la guerra poteva essere vinta destabilizzando e portando sul terreno armi e solo armi.
La Nato e gli Stati Uniti, consci del fallimento, cercano di nascondere sotto il tappeto le proprie responsabilità, un vero e proprio fallimento che provoca solo morti e disastri ma che nessuno vuole vedere.
Il Governo Meloni prosegue in silenzio l’invio di armi a Kiev e così la maggior parte degli stati aderenti alla Nato, ma le dinamiche della guerra terrestre non sono mai state messe seriamente alla prova contro una grande potenza, nonostante decenni di investimenti e addestramento.
E non dimentichiamo che è dal 2014 che gli ucraini vengono addestrati da statunitensi e inglesi e che tutto questo non è bastato, anzi oggi vediamo sempre più chiara la sconfitta strategica dei paesi occidentali.
Serve una sola soluzione, la pace, quella della presa di responsabilità del fallimento Nato e della necessità di chiudere immediatamente un accordo di pace prima che l’Ucraina non esista più, infatti se nelle regioni orientali il controllo russo è totale, in quelle occidentali sotto l’influenza più o meno forte della Polonia, c’è il rischio di una vera e propria annessione da parte del paese Nato che da mesi scalpita in tal senso.

 

Di Simone Spiga

Direttore di ReportSardegna24

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