La Grande Danza: “Sabir” di Mvula Sungani da martedì 9 gennaio in tournée nell’Isola

Sulle rotte delle antiche e moderne migrazioni di popoli con “Sabir / viaggio mediterraneo”, la nuova creazione del coreografo italo-africano Mvula Sungani, che firma ideazione e regia dello spettacolo ispirato alle storie delle donne e degli uomini costretti a lasciare la loro patria, in fuga da guerre e carestie, miseria e persecuzioni, disposti ad affrontare l’ignoto per inseguire il sogno di una vita migliore, dove l’artista mette idealmente a confronto «l’Italia di oggi, meta di immigrazioni e di speranze, come le drammatiche cronache quotidiane ci riportano, e quella del primo ‘900, quando a partire… erano proprio gli italiani». “Sabir” – con un titolo che rimanda alla lingua franca dei porti del “mare nostrum” in uso tra l’XI e il XIX secolo, una sorta di “esperanto” che permetteva a genti di diversa provenienza, mercanti, marinai e schiavi, di comunicare tra loro – è una raffinata partitura per corpi in movimento, sulla colonna sonora elaborata e eseguita dal vivo dal compositore e polistrumentista Ermanno Petringa, tra brani originali, musiche popolari e echi mediterranei: un immaginifico e suggestivo racconto per quadri, di forte impatto visivo e e emozionale, tra astratte geometrie e simboli arcani, accanto a danze tradizionali, sensuali abbracci e misteriosi riti.

In tournée nell’Isola sotto le insegne della Stagione 2023-2024 de La Grande Danza organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna, “Sabir / viaggio mediterraneo” debutta in prima regionale martedì 9 gennaio alle 21 al Teatro Comunale di Sassari, per approdare mercoledì 10 gennaio alle 21 al Teatro del Carmine di Tempio Pausania, giovedì 11 gennaio alle 21 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale, venerdì 12 gennaio alle 21 al Teatro Centrale di Carbonia e infine sabato 13 gennaio alle 20.30 (fuori abbonamento) al Teatro Massimo di Cagliari: un’opera avvincente per affrontare attraverso il linguaggio evocativo e metaforico dell’arte un tema delicato e complesso, di stringente attualità, come il fenomeno degli esodi contemporanei. Il flusso di persone in arrivo ai confini del mondo occidentale, attratte dal miraggio del benessere e della ricchezza, spesso sulla spinta dei conflitti in corso in numerose regioni del pianeta, come delle catastrofi ambientali, rappresenta una questione cruciale con la quale fare i conti, tra considerazioni squisitamente “economiche” e politiche a fronte di una più umana sensibilità e di un sentimento di solidarietà: la scelta di arginare le ondate migratorie, oltre a peggiorare la situazione per una moltitudine di “clandestini”, produce effetti collaterali come naufragi e tragedie del mare, che si aggiungono agli orrori della prigionia per coloro che vengono sorpresi e fermati lungo il tragitto o ormai in procinto di prendere il mare.

“Sabir” racconta in chiave onirica e fantastica quell’ipotetico “viaggio mediterraneo” che conduce all’incontro e al dialogo tra popoli e culture, tra gli involucri trasparenti e leggeri simbolo di una (ri)nascita e le variazioni cromatiche sulle sfumature della terra e del paesaggio, che esaltano le forme plastiche e quasi scultoree e le esplosioni di energia: sotto i riflettori l’étoile Emanuela Bianchini (che firma le coreografie insieme con Mvula Sungani) con il primo ballerino Damiano Grifoni e i solisti della Mvula Sungani Physical Dance – Adele Falcone, Beatrice De Santis, Marta Todini, Ester Grandi e Mario Consolazio – per una narrazione senza parole, emblematica e suggestiva, affidata alla grammatica dei corpi e alla forza espressiva dei gesti, in un alternarsi di intensi pas de deux e animate scene “corali”, memorie ancestrali e anticipazioni di futuro. Un’intrigante alchimia tra musica e danza, nell’intrecciarsi di timbriche di strumenti tradizionali e sonorità elettroniche, segni ieratici e sensuali amplessi, per uno spettacolo visionario in cui affiorano le tracce – tra iconografie pittoriche e scultoree – delle molteplici civiltà fiorite sulle coste del Mar Mediterraneo.

Mvula Sungani costruisce una trama simbolica, con la cifra inconfondibile della physical dance, per suggerire una riflessione sulle straordinarie potenzialità e opportunità di crescita e arricchimento reciproco che scaturiscono dall’integrazione e dall’interazione tra i popoli: «…con le sue grandi differenze culturali millenarie, partendo dall’antica Roma, in cui vivevano genti provenienti da tutto l’impero, passando per le dominazioni che si sono susseguite fino alla nascita della nazione, e arrivando alle immigrazioni dei nostri giorni – sottolinea il coreografo romano, con radici africane e sarde – l’Italia ha sublimato le diversità costituendo un grande patrimonio artistico-culturale unico al mondo». “Sabir” combina spunti autobiografici e storici, allegorici e poetici, per restituire l’immagine di una “nuova” umanità: i protagonisti sono donne e uomini i cui destini si incrociano, nel passato come nel presente e nel futuro, nel segno dell’apertura e dell’ascolto, dell’attrazione e del desiderio di conoscenza, ciascuno con la propria individualità e personalità, che si fondono nella catarsi coreutica in una coreografia elegante e coinvolgente, con la vivacità e la capacità espressiva della danza contemporanea.

Mvula Sungani – danzatore e coreografo, esibitosi fin da giovanissimo accanto aartisti come Ginger Rogers, Ella Fitzgerald, James Brown e Stevie Wonder e con all’attivo collaborazioni con registi come Franco Zeffirelli, Mauro Bolognini, Jérôme Savary e Hugo de Ana, oltre a Nanni Loy e Mario Monicelli, e numerose partecipazioni televisive – dopo gli esordi nella ginnastica artistica agonistica, scopre la sua vocazione per l’arte di Tersocore, studiando danza classica e moderna in Italia e all’estero per poi scopire la tecnica creata da Lester Hortin attraverso gli insegnamenti di Alvin Ailey, a cui si ispira per dare vita alla physical dance.
Nel 1992 inizia la sua carriera come coreografo e fonda la Compagnia Mvula Sungani: tra le sue creazioni, “Tra terra e cielo”, commissionata da Vittoria Ottolenghi, cui seguono le coreografie per il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano e per étoiles come Roberto Bolle, Emanuela Bianchini, Raffaele Paganini, Isabelle Ciaravola, Giuseppe Picone, Alessio Carbone, Amilcar Moret Gonzalez.
Artista eclettico, spazia in differenti territori: nell’ambito della moda collabora con Roberta Di Camerino, Cartier e Marco Coretti e in campo musicale con i Marlene Kuntz, Enzo Gragnaniello, Patti Pravo, Fiorella Mannoia, Francesco Renga, Ron, Fabrizio Bosso, Simone Cristicchi, Massimo Ranieri, Antonella Ruggiero e Sergio Cammariere. In televisione cura le coreografie per programmi come “Una notte per Caruso” (2009-15) e per il Concerto di Capodanno dalla Fenice di Venezia (2010-13).
Tra i vari premi e riconoscimenti, la Medaglia di Roma Capitale riservata alle eccellenze culturali, il Crest della Croce Rossa Italiana, “The man of the year” ILICA New York e la Medaglia d’Oro del Congresso degli Stati Uniti.

L’étoile
Emanuela Bianchini – Nata a Roma inizia a studiare presso l’Accademia Nazionale di Danza per poi perfezionarsi in Italia e all’estero. Si avvia alla carriera di prima ballerina fin da giovanissima danzando le creazioni di Renato Greco e Maria Teresa Dal Medico. Successivamente diviene artista ospite di molte compagnie dove ha l’opportunità di interpretare le creazioni di grandi coreografi tra cui Robert North e Robert Cohan. Inizia il sodalizio artistico con Mvula Sungani di cui è prima partner per poi divenire sua stella nella maggiori creazioni. L’incontro con la critica Vittoria Ottolenghi, che la considera e consacra come una delle maggiori stelle della danza moderna della sua generazione, la porta a danzare con Carla Fracci, Roberto Bolle, Eleonora Abbagnato e molti altri grandi artisti. Danzano al suo fianco importanti partner quali Raffaele Paganini, Alessio Carbone, Amilcar Moret Gonzalez, Kledi Kadiu e George Bodnarciuc. Partecipa in qualità di étoile ospite in molte produzioni in Italia e all’estero e in programmi televisivi.

La compagnia
Mvula Sungani Physical Dance Lab è una compagnia eclettica di estrazione contemporanea, dalla personalissima tecnica in cui solide basi classiche si uniscono alla ricerca contemporanea per sublimarsi nelle tecniche circensi. Si alterna tra grandi e prestigiosi teatri come La Fenice di Venezia, il Petruzzelli di Bari e l’Opera di Roma e importanti produzioni televisive di Rai1 come Una notte per Caruso e il Capodanno dal Gran Teatro la Fenice di Venezia.
Nel suo organico vanta la presenza stabile dell’étoile Emanuela Bianchini. I solisti della Compagnia arricchiscono le loro esperienze e tecniche grazie alle molte étoiles ospiti delle produzioni, come Micha Van Hoecke, Denys Ganio, Luciana Savignano, Raffaele Paganini, Isabelle Ciaravola, Giuseppe Picone, Alessio Carbone e Amilcar Moret Gonzalez.
Effettua tournée in tutta Europa e Stati Uniti. Annovera numerose collaborazioni e coproduzioni con importanti festival e teatri quali Taormina Arte, Vignale Danza e il Teatro Comunale di Modena. Nelle proprie produzioni vanta la partecipazione di Enzo Gragnaniello, Marlene Kuntz, Elena Ledda e Mauro Palmas; sempre in campo musicale collabora con artisti quali Ron, Fiorella Mannoia, Mango e Neffa.

martedì 9 gennaio – ore 21 – Teatro Comunale – Sassari

mercoledì 10 gennaio – ore 21 – Teatro del Carmine – Tempio Pausania

giovedì 11 gennaio – ore 21 – Teatro Comunale – San Gavino Monreale

venerdì 12 gennaio – ore 21 – Teatro Centrale – Carbonia

sabato 13 gennaio – ore 20.30 – Teatro Massimo – Cagliari (fuori abbonamento)

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